di Michele Pinassi*
“L’odio è non sopportare la libertà dell’altro” (Massimo Recalcati)
SIENA. Da questa lunga quarantena uscirò sicuramente diverso, cambiato. Penso che queste situazioni estreme facciano uscire in ognuno di noi aspetti nascosti del nostro carattere. Che siano l’occasione anche per imparare a conoscerci. Situazioni difficili richiedono adattamenti spesso forti. E ognuno reagisce a modo suo.
Sicuramente apprezzerò molto più di prima la libertà di potermi muovere (art.16 della Costituzione Italiana), di poter andare a correre per i boschi e per i campi come facevo prima del lockdown. Di poter portare mio figlio al parco giochi, di vederlo felice mentre gioca con gli altri bambini, sorridente e spensierato. Di poter uscire di casa senza la paura di essere fermato, di essere additato, fotografato, insultato.
Apprezzerò la libertà di parola, di espressione, di opinione (art. 21 della Costituzione Italiana). Libertà anche di dissentire, senza vedersi rovesciare addosso tonnellate d’insulti, offese e auguri di morte o di malattia, semplicemente per non aver aderito al pensiero unico.
Mi sentirò più al sicuro e tranquillo anche dentro le mura di casa mia (art. 13 della Costituzione Italiana), visto che purtroppo vengono riportati episodi francamente discutibili.
Da appassionato di tecnologia, in queste settimane ne sto vedendo da vicino il suo lato più oscuro. Darò ancora maggiore attenzione alla mia privacy e ai miei dati, proteggendo meglio la mia identità digitale.
Saprò anche apprezzare maggiormente la vita, le amicizie e le relazioni sociali. Fare scelte migliori, anche politiche. Perché se c’è stata una grande assente in questo periodo è stata proprio la Politica, quella con la “P” maiuscola. Un vecchio detto marinaresco dice che “quando il mare è calmo, ogni str..zo è marinaio“. Con la tempesta di questi mesi, di marinai ne ho visti ben pochi.
Il grande tema del giorno è l’ormai famosa app di tracciamento Immuni, sviluppata dall’azienda Bending Spoons di Milano. Speravamo tutti che fosse open source, in modo da poter verificare tutti quello che fa e come lo fa. Temiamo, invece, che sarà semplicemente libera. La differenza è semplice:
- licenza libera: tutti possono mangiare il pranzo;
- open source: hai la ricetta e la lista degli ingredienti;
Visto che questa app la paghiamo tutti noi contribuenti, sarebbe stato doveroso avere sia la ricetta che la lista degli ingredienti. Se non altro, l’attenzione morbosa che la comunità hacker italiana sta già rivolgendo a questa app produrrà presto reverse engineering e analisi dettagliate sul funzionamento della stessa. Dopo #INPSDown, speriamo di non fare ancora brutte figure.
Sento spesso attaccare l’Europa che non sarebbe abbastanza unita e solidale. Ma se in Italia abbiamo Zaia che scalpita per riaprire il Veneto e De Luca che minaccia di chiudere i confini della Campania (e già questo fa ridere), non sarebbe meglio rivolgere lo sguardo alle scaramucce di campanile nostrane prima di accusare gli altri?
Del resto, le altre Regioni non sembra abbiano avuto una situazione drammatica come la Lombardia. Fortuna? Bravura? Effetti del lockdown? Non lo sappiamo. Attendiamo fiduciosi la famosa “fase-2“, di cui ormai gran parte d’Europa ha già steso il programma definitivo (in Danimarca i ragazzi sono addirittura tornati tra i banchi di scuola). Noi, a che punto siamo?
Nel frattempo, Ricciardi (OMS) ha deciso di rallegrarci dichiarando che “Una seconda epidemia in autunno è una certezza”. Grazie, è la notizia che tutti aspettavamo per finire in serenità questo allegro venerdì 17 chiusi in casa.
L’eroe del giorno è questo giovane rider di Bresso, provincia di Milano, multato per 530€ perché attraversava in bici un parco per consegnare le pizze. Ci credete che, guardando il video e ascoltando la disperazione del ragazzo, mi son venute le lacrime agli occhi? E’ da oggi che penso a questo rider che, per pochi euro, consegna pizza e birra nelle case di chi sta in quarantena. Quanti giorni di lavoro costerà questa sanzione? Ed era davvero così necessaria?
*www.zerozone.it