Da quando c’è Internet le abitudini della nostra vita sono molto cambiate: le ricerche si fanno ormai solo online dilagando tra un sito e l’altro, le ricette si leggono in rete o si ascoltano direttamente con video dimostrazione su YouTube, altrettanto per la musica che si ascolta attraverso i social e tanto altro.
Trent’anni fa, precisamente il 30 aprile il nostro paese si collegò per la prima volta ad Arpanet, grazie al lavoro di Stefano Trumpy, Luciano Lenzini e Antonio Blasco Bonito al Cnuce di Pisa.
Il 30 aprile 1986 l’Italia si è collegata per la prima volta ad Internet: incomincia così una vera e propria rivoluzione che probabilmente allora non potevamo comprendere.
L’ARPAnet era la “Rete dell’Agenzia per i progetti di ricerca avanzati”: in pratica una rete di computer studiata e realizzata nel 1969 dalla DARPA, l’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile dello sviluppo di nuove tecnologie ad uso militare di cui anche gli universitari potevano fare uso.
Era stata ideata per la necessità di collegare due università americane durante il periodo della guerra fredda ma con il passare del tempo, fortunatamente l’esercito si disinteressò sempre più del progetto (fino ad abbandonarlo nel 1990), e le università ne approfittarono per averne poi il pieno controllo diventando un utile strumento per scambiare le conoscenze scientifiche e per comunicare.
All’inizio internet si usava innanzitutto per scoprire il mondo web, si parlava infatti spesso di world wide web, abbreviato Web, sigla www, attraverso il quale si scopriva a vista la condivisione di documenti ipertestuali multimediali, costituiti cioè da un insieme di contenuti testuali, visuali e audio/video.
ll World Wide Web è un mezzo di comunicazione globale che gli utenti possono usare per leggere e scrivere attraverso computer connessi a Internet.
Con internet ecco nascere i primi indirizzi email, le prime a registrazioni ai siti web, i primi account, le password, gli user.
Poi nel 1992 nei dizionari italiani compare la parola “internet”, segno della rivoluzione che sta avvenendo e successivamente già nel 1996 ricordiamo la nascita di alcuni capisaldi ed indimenticabili motori di ricerca della rete italiana: Arianna, il primo motore di ricerca made in Italy e Virgilio la prima directory organizzata in categorie come news, video, immagini, gallerie.
Con il prodursi dei siti web, tra blog, e-commerce, piattaforme di giochi online, ricettari online, servizi di finanziamenti a distanza, tutto è cambiato e soprattutto l’importanza della nostra privacy, del trattamento dei relativi dati diffusi in rete per usufruire dei servizi online, come l’apertura e la gestione del proprio conto corrente su internet, è diventata fondamentale.
Infatti oggi, chi utilizza Internet si è anche dotato di una VPN per navigare sicuro senza più che la propria privacy online venga attaccata da virus o da qualche malintenzionato.
D’altronde i furti di identità digitale, i cyber crimini sono all’ordine del giorno.
Da quando c’è internet per visitare qualsiasi sito web è necessario accettare i cookie
I cookie sono piccoli file di testo che un sito web chiede al browser di memorizzare sul proprio computer o dispositivo mobile magari per salvare le credenziali di accesso a un sito in modo che non sia necessario autenticarsi ad ogni visita ovvero sono quelli che permettono di conservare alcune preferenze di navigazione, come la lingua o ciò che è presente nel carrello di un e-commerce.
Vengono ampiamente utilizzati e servono per seguire i nostri movimenti in Internet e definire così il profilo di un utente, in modo da poterti proporre annunci pubblicitari mirati basati sulle sue preferenze.
Anche se qualsiasi sito web che usa i cookie dovrebbe ottenere il nostro consenso, comunque vengono acquisiti i nostri dati come preferenze, cosa stiamo guardando online, cosa stiamo cercando, ecc..
I cookie possono essere pericolosi per la privacy infatti si consiglia sempre di eliminare periodicamente questi tipi di file; tuttavia eliminare i cookie può rendere la navigazione un po’ meno comoda, ma è sicuramente una buona idea per proteggersi da attacchi esterni soprattutto poi se si installa una VPN in modo da essere protetti in ogni situazione.