Allerta in Liguria per il pericolo-radioattività
di Umberto De Santis
SIENA. Incidente nucleare questa mattina verso le ore 11:45 nella Francia del Sud a circa 250 km da Torino e 340 da Genova in linea d’aria. L’esplosione è avvenuta nella centrale nucleare di Marcoule (Gard) per un incendio in un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi di una filiale, Centraco Socodei, di proprietà di EDF (quella società che doveva costruire per conto di Berlusconi quattro centrali nucleari in Italia). In questo impianto viene prodotto il Mox, combustibile nucleare che contiene uranio miscelato a plutonio proveniente da armi atomiche. L’incidente ha provocato al momento 1 morto e 4 feriti, di cui uno gravissimo, secondo quanto riferito dalla rete televisiva France 3.
Secondo le prime informazioni dei vigili del fuoco e prefettura locali c’è la possibilità di rischio di fuga di radiazioni. Al contrario, chiarendo subito la confusione che regna intorno al luogo dell’incidente, un portavoce della Commissione per l’Energia Atomica (CEA) avrebbe dichiarato che “In questo momento non vi è rilascio verso l’esterno”. Dopo l’esperienza di Fukushima, dove gli avvenimenti hanno rapidamente sbugiardato le affermazioni di Tepco e governo nipponico, andremmo molto prudenti. Un perimetro di sicurezza è stato creato intorno al sito nucleare e l’incendio scatenatosi alle ore 14:30 sarebbe stato spento.L’incident s’est déroulé dans le centre Centraco de la société Socodei, filiale d’EDF, à Codolet, a précisé à l’AFP un porte-parole du Commissariat à l’énergie atomique (CEA). Ricordiamo che in Francia ci sono quasi 100 siti nucleari, tra centrali, depositi di scorie e di trattamento.
In Italia la Protezione Civile e l’Ispra si sono già attivati, ma possono solo monitorare e non fermare le eventuali radiazioni. Immediata però la risposta delle borse: alla diffusione della notizia il titolo EDF ha perso il 6% in pochi minuti.
Ultima ora
Alle ore 16.30l’Autorità per la socirezza nucleare ha annunciato che l’incidente “è terminato senza comportare fughe radioattive né provvedimenti di protezione della popolazione”. L’ASN ha anche aggiunto che “sono state sospese le operazioni relative a un possibile stato di crisi”.