Il giovane ricercatore di TLS è stato selezionato dall’IUIS e parteciperà al prossimo Congresso in Sud Africa
SIENA. Emanuele Andreano, ricercatore di 32 anni, responsabile del progetto Neisseria gonorrhoeae e COVID-19 presso il MAD Lab della Fondazione Toscana Life Sciences, è stato selezionato dall’International Union of Immunological Societies (IUIS) tra le 15 ‘rising star’ internazionali nel campo dell’immunologia. Il prestigioso riconoscimento arriva dall’IUIS, unione che raccoglie 84 società tra i membri nazionali e associati di Paesi tra Europa, America Latina, Africa e Asia-Oceania e di cui sono membri diretti anche Stati Uniti e Canada. L’International Union of Immunological Societies rappresenta più di 60.000 immunologi in tutto il mondo, con all’attivo collaborazioni con organismi scientifici internazionali come l’International Council for Science (ICS) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Un premio che permetterà a Emanuele Andreano di partecipare al Congresso internazionale IUIS 2023, conferenza leader a livello mondiale nel campo dell’immunologia, in programma dal 27 novembre al 2 dicembre in Sud Africa e che ogni tre anni riunisce immunologi provenienti dal mondo sanitario, dell’industria, dall’università e da organizzazioni di ricerca indipendenti.
Grazie al prestigioso riconoscimento Emanuele Andreano avrà l’opportunità di presentare davanti a due premi Nobel (l’immunologo statunitense James P. Allison e la microbiologa francese Emmanuelle Charpentier) e ai principali esperti internazionali del campo dell’immunologia i filoni di ricerca portati avanti all’interno dei laboratori della Fondazione Toscana Life Sciences, oltre che rappresentare l’intero ecosistema toscano delle scienze della vita, dove Emanuele Andreano si è formato conseguendo la laurea in biotecnologie presso l’Università di Siena. Un percorso formativo e professionale proseguito anche all’estero con il master in immunobiologia presso l’Università di Newcastle, nel Regno Unito, per poi fare ritorno in Italia dove Andreano ha avviato un programma di dottorato industriale tra l’Università di Siena e Glaxo Smith Klyne (GSK) Vaccines Siena e Rockville, USA. Dopo aver conseguito il dottorato nel 2019, Emanuele Andreano ha iniziato il suo percorso di post-dottorato presso la Fondazione TLS dove, insieme al Prof. Rino Rappuoli e alla Dott.ssa Claudia Sala, ha contribuito alla nascita del Monoclonal Antibody Discovery (MAD) Lab, laboratorio che a oggi conta quasi 30 ricercatori. Il MAD Lab, che ha iniziato la sua attività di ricerca grazie a un ERC Advanced Grant di 2,5 milioni di euro, oggi conduce attività di ricerca su importanti sfide di salute globali, come la lotta ai virus emergenti (SARS-CoV-2 e Monkeypox) e ai batteri resistenti agli antibiotici (come Neisseria gonorrhoeae, Shigella e Klebsiella pneumoniae) identificando anticorpi monoclonali umani per lo sviluppo di nuove misure terapeutiche e preventive per combattere le malattie infettive.
“E’ un grande onore essere stato selezionato dall’Union of Immunological Societies – commenta Emanuele Andreano, ricercatore del MAD Lab di TLS – Si tratta di un riconoscimento importante che premia il lavoro di tutto il gruppo di ricerca. Un traguardo che sono felice di condividere con tutto il team, perno del successo del nostro lavoro svolto su importanti sfide per la salute pubblica come la recente pandemia del COVID-19. Il nostro lavoro e la nostra dedizione ci hanno permesso di raggiungere importanti risultati pubblicati su riviste prestigiose come Cell, Nature e PNAS. Ancora oggi continuiamo a portare avanti la nostra ricerca per capire l’evoluzione della risposta immunitaria delle persone e per identificare anticorpi monoclonali sempre più potenti per sviluppare terapie efficaci che possano salvare vite in tutto il mondo”.
Emanuele Andreano ha identificato numerosi anticorpi monoclonali per combattere patogeni che rappresentano gravi minacce per la salute globale come il virus respiratorio sinciziale (RSV), Neisseria gonorrhoeae resistente agli antimicrobici, SARS-CoV-2 e più recentemente il virus Monkeypox. Il lavoro che ha svolto su SARS-CoV-2 ha portato all’isolamento di oltre 10.000 anticorpi monoclonali umani e all’identificazione di MAD0004J08, anticorpo monoclonale per il trattamento del COVID-19. Per questo lavoro Emanuele Andreano è stato insignito del “COVID-19 Heroes Award” dalla sua alma mater Newcastle University. Emanuele Andreano è stato il primo autore di pubblicazioni su riviste di alto livello come PNAS, Cell, Nature Medicine e Nature.