SN2014ac e SN2014a studiate e caratterizzate a livello internazionale
SIENA. Per conoscere l’Universo, capirne l’origine e studiarne l’evoluzione, è necessario osservare la Natura che ci circonda cercando di comprenderne gli straordinari fenomeni che ci offre. Senz’altro le supernovae, enormi esplosioni celesti che giungono a noi dai più remoti angoli dell’Infinito, rappresentano uno degli eventi che più ci avvicinano alla comprensione dei segreti del Cosmo.
Allo scopo di catturare quelli che rappresentano gli ultimi sospiri di una stella al termine della propria esistenza, gli strumenti dell’Osservatorio Astronomico di Montarrenti, gestito dall’Unione Astrofili Senesi e guidati da un team composto da Simone Leonini, Giacomo Guerrini, Luz Marina Tinjaca Ramirez, Paolo Rosi e Massimo Conti, sorvegliano con continuità la volta celeste. Nelle scorse notti di inizio primavera, una doppia scoperta di eventi esplosivi ha ufficialmente aperto la “stagione di caccia” per l’anno 2014. I potenti mezzi dell’osservatorio senese hanno infatti individuato per primi al mondo, in due galassie distanti rispettivamente 375 e 290 milioni di anni luce, i bagliori di una stella “nana bianca” che ha risucchiato massa da una stella compagna sino ad esplodere completamente.
La prima galassia ospite, dalla forma a spirale molto simile alla Via Lattea, si chiamata NGC5837 ed è situata nella costellazione del Bovaro, il custode dei sette buoi identificati nelle stelle principali dell’Orsa Maggiore. La seconda invece, più piccola e di forma lenticolare, è nota come CGCG68-91 e si trova nella più conosciuta costellazione zodiacale del Leone. Dopo aver capito di aver individuato due possibili supernovae, è stata comunicata la scoperta all’Unione Astronomica Internazionale e agli astronomi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova che hanno immediatamente confermato attraverso l’analisi spettroscopica, la natura della scoperta.
La notizia ha subito fatto il giro del mondo e le due supernovae, denominate SN2014ac e SN2014ah, sono state studiate e caratterizzate dagli astronomi dell’European Southern Observatory, posto sulle Ande Cilene, e dai ricercatori del PS1 Science Consortium che lavorano con l’innovativo telescopio Pan-STARRS1 dal Mount Haleakala, alle isole Hawaii.
Nonostante l’imprevedibilità e l’unicità di questi eventi, questa duplice scoperta consente al Montarrenti Observatory Supernovae Search di rimanere uno dei gruppi di ricerca amatoriali più prolifici a livello nazionale e mondiale di questo affascinante settore di indagine.
L’osservatorio astronomico è liberamente visitabile su prenotazione, dalle scolaresche e dal pubblico. Ogni mese i cancelli di Montarrenti si aprono a chi avesse la curiosità e l’interesse di avvicinarsi a quel fantastico mondo che ogni notte si apre sopra le nostre teste e che troppo spesso dimentichiamo.
Allo scopo di catturare quelli che rappresentano gli ultimi sospiri di una stella al termine della propria esistenza, gli strumenti dell’Osservatorio Astronomico di Montarrenti, gestito dall’Unione Astrofili Senesi e guidati da un team composto da Simone Leonini, Giacomo Guerrini, Luz Marina Tinjaca Ramirez, Paolo Rosi e Massimo Conti, sorvegliano con continuità la volta celeste. Nelle scorse notti di inizio primavera, una doppia scoperta di eventi esplosivi ha ufficialmente aperto la “stagione di caccia” per l’anno 2014. I potenti mezzi dell’osservatorio senese hanno infatti individuato per primi al mondo, in due galassie distanti rispettivamente 375 e 290 milioni di anni luce, i bagliori di una stella “nana bianca” che ha risucchiato massa da una stella compagna sino ad esplodere completamente.
La prima galassia ospite, dalla forma a spirale molto simile alla Via Lattea, si chiamata NGC5837 ed è situata nella costellazione del Bovaro, il custode dei sette buoi identificati nelle stelle principali dell’Orsa Maggiore. La seconda invece, più piccola e di forma lenticolare, è nota come CGCG68-91 e si trova nella più conosciuta costellazione zodiacale del Leone. Dopo aver capito di aver individuato due possibili supernovae, è stata comunicata la scoperta all’Unione Astronomica Internazionale e agli astronomi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica di Padova che hanno immediatamente confermato attraverso l’analisi spettroscopica, la natura della scoperta.
La notizia ha subito fatto il giro del mondo e le due supernovae, denominate SN2014ac e SN2014ah, sono state studiate e caratterizzate dagli astronomi dell’European Southern Observatory, posto sulle Ande Cilene, e dai ricercatori del PS1 Science Consortium che lavorano con l’innovativo telescopio Pan-STARRS1 dal Mount Haleakala, alle isole Hawaii.
Nonostante l’imprevedibilità e l’unicità di questi eventi, questa duplice scoperta consente al Montarrenti Observatory Supernovae Search di rimanere uno dei gruppi di ricerca amatoriali più prolifici a livello nazionale e mondiale di questo affascinante settore di indagine.
L’osservatorio astronomico è liberamente visitabile su prenotazione, dalle scolaresche e dal pubblico. Ogni mese i cancelli di Montarrenti si aprono a chi avesse la curiosità e l’interesse di avvicinarsi a quel fantastico mondo che ogni notte si apre sopra le nostre teste e che troppo spesso dimentichiamo.