Seconda edizione dell
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Un evento che ha visto riuniti, presso l’auditorium di Siena Biotech, docenti universitari, specialisti appartenenti ad aziende tecniche, farmaceutiche ed ospedaliere di tutta Italia che hanno discusso di gestione della sicurezza e protezione del biorischio nei laboratori di ricerca. Il simposio ha affrontato tutti gli aspetti relativi alla biosicurezza come insieme di misure preventive indirizzate alla protezione degli operatori che lavorano in ambienti soggetti a particolari rischi, sicurezza degli stessi luoghi di lavoro, ma anche attenzione all’ambiente esterno.
Il recente interesse rivolto ai vari aspetti legati al controllo del biorischio e all’adeguata tutela e formazione del personale ha posto in evidenza come la biosicurezza possa diventare un elemento indispensabile per il successo dell’attività di ricerca scientifica e medica.
Siena Biotech ha messo a disposizione dei partecipanti la sua esperienza nel settore della gestione della sicurezza. La società strumentale della Fondazione Mps per la ricerca scientifica, coerente alla sua politica di responsabilità sociale e alla sua mission, fin dalla sua costituzione ha adottato un approccio alla sicurezza di tipo “proattivo”, vale a dire improntato alla attiva e continua prevenzione di incidenti, infortuni e più in generale dei rischi occupazionali nel loro complesso. Gli aspetti più significativi che caratterizzano la politica di Siena Biotech per salute, sicurezza e ambiente rispondono ad un vero e proprio indirizzo di prevenzione e protezione.
Fra i numerosi e qualificati interventi, particolare interesse ha suscitato il contributo di Antonino Di Caro dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “L. Spallanzani” di Roma in merito alle caratteristiche strutturali e procedure gestionali dell’unico laboratorio di massimo livello di biocontenimento (BSL4), attivo in Italia presso lo stesso Istituto, per la manipolazione di agenti biologici altamente patogeni. Significativa anche la relazione curata da Dimitri Sossai dell’AUO S. Martino di Genova dedicata ai nuovi dispositivi medici per la prevenzione di punture accidentali per evitare gli infortuni da punta o taglio in ambito sanitario. L’abbattimento del rischio di infortunio per gli operatori sanitari costituisce una delle condizioni per assicurare un’assistenza sanitaria di qualità per pazienti e cittadini.
“Il simposio è stato un’occasione di aggiornamento e confronto sugli aspetti di contenimento e controllo del rischio microbiologico presenti nella ricerca scientifica – ha affermato Luca Nelli, presidente di IBP e Responsabile Funzione Salute Sicurezza Ambiente in Siena Biotech – Un corretto approccio alla sicurezza conduce sempre ad un miglioramento della qualità dei risultati sperimentali. Il personale deve essere formato in modo permanente in modo da incrementare le proprie competenze personali e creare così una cultura reale della sicurezza sul lavoro”.
“Questo incontro – ha aggiunto Massenzio Fornasier presidente di SIVAL e Capo Dipartimento dello Sviluppo Preclinico di Siena Biotech – ha costituito un’opportunità unica di formazione, scambio di conoscenze ed esperienze fra i numerosi partecipanti, provenienti dalle varie realtà scientifiche e accademiche italiane, per favorire un collegamento fra legislazione, stato dell’arte, buone pratiche per stimolare un dibattito costruttivo intorno a problematiche comuni e non sempre esattamente definite da normative precise”.
L’evento ha ottenuto il patrocinio di Federchimica – Assobiotech, di Federchimica – Aisa, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, della Fondazione Toscana Life Sciences (TLS), delle Università degli Studi di Siena e Firenze, di AIRESPSA (Associazione Italiana Responsabili Servizio Prevenzione Azienda Ospedaliere e Servizi Sanitari). Sponsor dell’iniziativa sono stati Techniplast, Indutex, Allentown Italia, Harlan Laboratories e Charles River.