Radica (Città del Vino) commenta il servizio Report
SIENA. “Il mondo del vino italiano è sano, produttivo, competitivo, in grado di generare qualità, ricchezza diffusa ed occupazione, un comparto che è sottoposto a tutta una serie di controlli, a regole, disciplinari di produzione previsti dalle singole denominazioni, e che queste norme le rispetta. Ovviamente nei casi di comportamenti illegali, e non conformi ai disciplinari e alle altre leggi, è auspicabile – come avviene – che le autorità competenti facciano gli opportuni controlli e sanzioni. Lo stesso vale per il mio comune, Tollo, in Abruzzo, regione vitivinicola colpita in modo pesante dalla peronospora, causando una diminuzione della produzione delle uve fino al 70 per cento e circa 240 milioni euro di fatturato. Gettare discredito genericamente su un settore sano, screditare agricoltori, imprese e famiglie, come ha fatto ieri Report, non è corretto e non è accettabile. Serve chiarezza dell’informazione e non mistificazione della realtà”.
A sottolinearlo è Angelo Radica, presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino, che associa oltre 500 comuni vitivinicoli in tutta Italia, ed anche sindaco di Tollo, comune del vino in Abruzzo, chiamato in causa nella puntata di Report, su Rai 3, di ieri 17 dicembre, nel servizio dedicato al vino italiano.
“Nel territorio di Tollo – precisa il presidente Radica – è presente un’economia del vino sana, legale e corretta, un sistema vitivinicolo fatto di quasi 500 viticoltori che si spaccano la schiena per dare un prodotto d’eccellenza e creare ricchezza; così come il sistema vitivinicolo abruzzese composto da migliaia di viticoltori eccellenti e onesti che hanno fatto grande l’Abruzzo, divenuta in pochi anni una regione vinicola d’eccellenza. Ed è così in tutta Italia. Il flagello della peronospora ha rappresentato una catastrofe per l’economia vitivinicola tollese ed abruzzese, e sono necessari in tempi rapidi e certi ristori al comparto, da parte della Regione Abruzzo e del Governo nazionale”, conclude Radica.