Mulinari (Coldiretti): "Produciamo eccellenze npon esternalizzabili"
SIENA. Il fatturato del vino Made in Italy non soffre la crisi e cresce (+5%) tanto che, nel 2012, ha raggiunto il valore record di 8,9 miliardi. Le performance positive del vino, ha spiegato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, per l’inaugurazione del Vinitaly di Verona, sono effetto della grande capacità di innovazione degli imprenditori che consente la conquista di nuovi mercati nonostante la crisi dei consumi interni e, per raccontare la propria esperienza di “giovane viticoltore innovatore”, è stato scelto Francesco Mulinari della cantina di Brunello di Montalcino “L’Aietta” e delegato giovani Coldiretti Siena. “Non ho ereditato nessuna azienda agricola familiare ma ho avuto la fortuna di nascere e crescere in un fazzoletto di terra, nel Senese, dove la produzione agricola è ad alto valore aggiunto come Montalcino” così è iniziato l’intervento-testimonianza di Mulinari che, insieme a quello di Riccardo Fioravante, delegato Giovani Impresa Coldiretti Verona, ha portato a Vinitaly la voce dei giovani agricoltori, una professione ricca di soddisfazioni e sacrifici.
“Ho acceso un mutuo, piantato vigne e costruito, da zero, la piccola cantina L’Aietta – spiega Mulinari – figlio di impiegati, non ho cercato un posto tranquillo e sicuro, magari in una filiale del gruppo, ma ho deciso di recuperare un filare di viti, in un piccolo terreno di proprietà, che la mia famiglia usava per passare le domeniche in campagna. Nella mia esperienza, mi sono accorto come sia più semplice per le nuove generazioni interagire con il consumatore finale e spiegare le filosofie produttive”. Impegno e passione ma anche esigenze nelle parole di Mulinari che al Ministro per le politiche agricole Mario Catania ha chiesto “è molto difficoltoso ed oneroso anche lavorare all’interno dell’Unione Europea piuttosto che fuori. Mi piacerebbe, ad esempio, che fosse presa in esame la possibilità di poter spedire direttamente il vino ad un privato cittadino europeo, accorciando la filiera e non dover passare sempre da importatori o depositi fiscali, molto spesso onerosi”. E sull’accesso al credito Mulinari ha detto che le banche dovrebbero tenere presente che: “produciamo eccellenze che non potranno mai essere esternalizzate, delocalizzate, decentrate e per quante imitazioni possono fare del made in Italy noi siamo l’originale”. Nella gremita Sala Salieri della Fiera di Verona anche Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena a rappresentare la voce di tutti gli agricoltori della provincia di Siena.
“Ho acceso un mutuo, piantato vigne e costruito, da zero, la piccola cantina L’Aietta – spiega Mulinari – figlio di impiegati, non ho cercato un posto tranquillo e sicuro, magari in una filiale del gruppo, ma ho deciso di recuperare un filare di viti, in un piccolo terreno di proprietà, che la mia famiglia usava per passare le domeniche in campagna. Nella mia esperienza, mi sono accorto come sia più semplice per le nuove generazioni interagire con il consumatore finale e spiegare le filosofie produttive”. Impegno e passione ma anche esigenze nelle parole di Mulinari che al Ministro per le politiche agricole Mario Catania ha chiesto “è molto difficoltoso ed oneroso anche lavorare all’interno dell’Unione Europea piuttosto che fuori. Mi piacerebbe, ad esempio, che fosse presa in esame la possibilità di poter spedire direttamente il vino ad un privato cittadino europeo, accorciando la filiera e non dover passare sempre da importatori o depositi fiscali, molto spesso onerosi”. E sull’accesso al credito Mulinari ha detto che le banche dovrebbero tenere presente che: “produciamo eccellenze che non potranno mai essere esternalizzate, delocalizzate, decentrate e per quante imitazioni possono fare del made in Italy noi siamo l’originale”. Nella gremita Sala Salieri della Fiera di Verona anche Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena a rappresentare la voce di tutti gli agricoltori della provincia di Siena.