Dopo mesi di stallo torna in Conferenza Stato-Regioni con molte modifiche
FIRENZE. Dopo mesi di stallo torna in Conferenza Stato-Regioni il Piano di conservazione e gestione del Lupo in Italia redatto dal Ministero dell’Ambiente. Forte è stato il pressing di Coldiretti Toscana sulla vicenda per i danni arrecati dai predatori alle aziende agricole con la dichiarazione della stato di mobilitazione e molteplici iniziative.
Razzie quotidiane, greggi dimezzate e danni alle stelle. Solo in Maremma negli ultimi anni 300 pastori hanno alzato bandiera bianca ed hanno chiuso. Gli attacchi sono all’ordine del giorno e riempiono ormai da anni le pagine di cronaca locale. Per denunciare il disagio degli allevatori Coldiretti è anche scesa in Piazza Duomo, a Firenze, con una clamorosa manifestazione al grido di #riprendiamociilterritorio.
Obiettivo dell’organizzazione è sempre stato quello di poter attuare sul territorio toscano tutti i punti del cosiddetto ‘Piano’ in modo da contenere i danni per le imprese agricole e rendere possibile la coesistenza tra il predatore e l’attività di allevamento.
“Abbiamo denunciato da mesi – ha detto Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti regionale – in molte aree della Toscana una situazione di emergenza legata alle predazioni. Basti pensare che per il triennio 2014 – 2016 sono state presentate domande di indennizzo, riferite a 1.348 attacchi di predatori agli animali allevati, per un danno che supera i 3 milioni di euro. Numeri che parlano da soli e che non dicono tutto della situazione reale perché molti allevatori rinunciano addirittura a richiedere i rimborsi. Attacchi non solo di lupi ma anche individui ibridi e di cani domestici inselvatichiti – conclude Marcelli –“.
“Sono apprezzabili gli sforzi messi in campo fino ad oggi dalla Regione – dice Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – come quello annunciato di reperire ulteriori risorse per risarcire tutti i danni per le domande presentate al novembre 2016 ed ancora in attesa di essere liquidate. Il Piano Lupo nella versione edulcorata che torna in Conferenza Stato-Regioni rappresenta una risposta “debole” ad un problema “forte” – continua De Concilio -. Perde di efficacia perché si ipotizza una entrata in vigore progressiva che di fatto ne dilazione la piena operatività tra due anni. Il calcolo degli indennizzi oltre ad essere complesso di fatto penalizza gli allevatori che hanno subito danni. Per questo la nostra organizzazione sostiene il Piano Lupo nella versione “originale” e si pone al fianco della Regione Toscana – conclude De Concilio – che con l’Assessore Remaschi pur essendo da sempre favorevole al ‘Piano’, ha già espresso una posizione contraria alla nuova stesura del Piano.” Intanto Coldiretti ha chiesto al Ministro Galletti di prevedere un congruo stanziamento a livello nazionale per far fronte ai danni degli allevatori.