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di Lorenzo Croci
SIENA. Approvato dalla Camera dei Deputati e in attesa di fare il suo ingresso presso la Camera del Senato il Testo Unico del Vino – il quale a trent’anni dallo scandalo del metanolo punta ad essere l’unica norma di riferimento per il settore vitivinicolo – non è ancora diventato una legge effettiva, ma le numerose modifiche apportate su di esso hanno già riscontrato parere positivo sia dall’amministrazione di Coldiretti Toscana che da quella di Coldiretti Siena. Ecco le principali novità:
ART.1 Patrimonio culturale nazionale: Una nuova dizione è stata proposta da Coldiretti Toscana per valorizzare il vino ma altresì la vite “Il vino prodotto della vite ed i territori viticoli sono salvaguardati e costituiscono parte del patrimonio culturale gastronomico e paesaggistico italiano frutto di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni”.
ART.6 Vitigno Autoctono: L’importanza di classificare i vitigni autoctoni è stata mantenuta corroborando la battaglia che Coldiretti sta facendo contro l’omologazione e la liberalizzazione dell’uso in etichetta dei nostri vitigni.
ART.7 Schedario Viticolo: Il testo proposto da Coldietti assegna maggiore certezza alle imprese in ordine ai dati contenuti nello schedario al fine di evitare che le continue modifiche operate dall’amministrazione determino incertezze; inoltre con la nuova norma viene assegnata nuova certezza ai dati validati dalle regioni fino a che l’agricoltore non li cambia o nel caso in cui le modifiche non vengano notificate per tempo al produttore.
ART.8 Planimetria dei locali: Su proposta di Coldiretti sono state introdotte semplificazioni di adempimenti relative alle planimetrie, compreso l’esonero per le cantine con capacità complessiva inferiore a 100hl.
ART. 14 Sostanze Vietate: Nuove semplificazioni per le imprese agricole che effettuano attività connesse di trasformazione dei prodotti agricoli e producono vino al fine di consentire in modo più semplice la detenzione di sostanze.
ART. 34 Disciplinari di Produzione: E’ stata riformulata la parte relativa alle rese di produzione e di trasformazione, nonché la gestione dei superi risolvendo una serie di incertezze sorte nell’applicazione della precedente normativa non chiara. Ora si consente la destinazione dei superi anche da Doc a Doc se compatibili i disciplinari
ART. 43 Utilizzo delle denominazioni geografiche: Importanti novità per consentire ai produttori di indicare con maggiore specificazione la collocazione geografica dell’azienda e dei vigneti, eliminando il rischio di applicazione di sanzioni per l’indicazione dei nomi geografici anche tutelati come denominazioni di origine. Le imprese potranno più facilmente fare pubblicità e promozione via internet, qualificando meglio la loro collocazione geografica.
ART.44 Disposizione per l’utilizzo dei nomi di due o più varietà di vite: Le varietà per i vini DO o IG possono essere menzionate solo se presenti in percentuale non inferiore al 15%. Si costituisce un’importante regola per la corretta informazione dei consumatori particolarmente attrattivi.
ART.47 Contrassegni per vini DO e IG: Per i vini Doc è consentita adesso anche l’utilizzazione di sistemi telematici di controllo e tracciabilità. Questi meccanismi potranno essere adoperati anche per i vini a IGT i quali oggi risultano esclusi così da essere ulteriormente tutelati. Se verrà approvata, questa formulazione consentirà anche l’uso del QR code come sistema di tracciabilità e controllo, che consenta ai consumatori di avere anche maggiori informazioni sul prodotto.
ART. 48-54 Aceti: Inserite facilitazioni per i piccoli produttori come esoneri e semplificazioni anche ai fini di tutela dei registri relativi a produttori fino a 10 o 20 hl. Non è stato inserito l’obbligo di indicazione dell’origine del vino, presente invece nel ddl Toscano.
ART.58 Coordinamento degli adempimenti amministrativi: Recepito il principio di semplificazione che impernia nel SIAN la gestione di tutti gli adempimenti, costituendo lo strumento informatico unico, semplificato e coordinato nella gestione degli adempimenti.
ART.59 Deposito fiscale: Accolte le proposte di Coldiretti di semplificare gli adempimenti sulle accise particolarmente onerosi e odiosi poiché il vino attualmente è soggetto ad accisa pari a zero; unificazione delle comunicazioni iva e accisa per export; istituzione dello sportello unico presso il mipaaf per facilitare export di vino e favorendo le vendite.
ART. 64 Sistema di certificazione e controllo delle DO e IG: semplificazioni concernenti l’unicità del controllore in azienda; introdotta analisi dei rischi; semplificazioni analisi chimico fisiche e organolettiche in modo da ridurre i costi ed evitare la duplicazione delle analisi.
ART.68 Tutela del Made in Italy: Devono essere resi pubblici sul sito internet dell’agenzia delle dogane i dati sulle importazioni di vino e dei prodotti vitivinicoli specificando tipologie di prodotto,imprese e qualità; inserita la possibilità per il consumatore di accedere ai dati dell’imbottigliatore.
ART 69-86 Sanzioni: Inserito il nuovo ravvedimento operoso ma continuerà ad applicarsi la diffida e il pagamento in misura ridotta. Per l’art.69 inserite sanzioni relative al mancato uso delle autorizzazioni agli impianti ricevute entro i tre ani con importo da 500 a 1500 euro per ettaro oltre all’esclusione dalle misure prevista dal PNS; sanzioni per piccole superfici di scostamento nei casi di allineamento delle superfici (5% fino a 5000mq).
Lo abbiamo voluto fortemente in questo modo il Testo Unico perché siamo convinti che possa apportare importanti semplificazioni per il nostro lavoro e per il nostro quotidiano. Abbiamo spinto molto su questa rimodulazione con l’obiettivo cardine dell’abbattimento degli adempimenti così da dire di avare uno strumento che alleggerisca il compito burocratico delle nostre imprese. Confidiamo che molto presto la norma di riferimento possa essere approvata anche dall’altra Camera così da poter far stare con più equilibrio ed efficacia le nostre imprese sul mercato”, ha così dichiarato il Presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli.
Univocamente dal canto loro sia Domenico Bosco – Capo Ufficio Vitivinicolo Confederazione Coldiretti – e Simone Solfanelli (Direttore Coldiretti Siena) hanno espresso anche la loro enorme soddisfazione: “l’azione di Coldiretti ha fatto si che questo testo sarebbe stato in questi giorni rimpinguato perfettamente secondo le nostre direttive. Auspichiamo che il processo possa chiudersi in chiave legislativa. Alcuni gruppi parlamentari non hanno ancora firmato per questo iter semplificato ma confidiamo che a breve l’approvazione arrivi. Il testo ha avuto una vastissima condivisione anche da gruppi parlamentari spesso contrari al lavoro svolto dal ministero dell’agricoltura. Siamo davvero molto soddisfatti e speriamo che qui a breve le ultime riserve possano essere sciolte e che diventi leggi secondo le importanti esemplificazioni proposte da noi”.