Un successo per i giovani imprenditori agricoli italiani che portano all
Entrambe hanno lavorato molto sul marketing e sulla comunicazione per le loro aziende agricole e il loro impegno è stato premiato.
“Abbiamo incontrato i buyer americani e avuto tantissimi contatti – hanno detto entrambe – ma la cosa che più ci ha colpite è quanto la Toscana sia vista come un sogno dagli americani. Ci considerano una delle mete più belle al mondo non solo per i paesaggi e le bellezze artistiche, ma anche per la bontà dei nostri prodotti agricoli, per le tradizioni con cui vengono fatti e per la qualità delle materie prime”.
Un grande successo quindi per i giovani imprenditori agricoli italiani che portano all’estero i prodotti della tradizione che sono molto apprezzati negli Stati Uniti.
“I legumi sono conosciuti – ha detto Federica Zurli che produce legumi e piante officinali nella sua azienda di Asciano – sono rimasta colpita dal fatto che conoscessero anche la Cicerchia un legume antico e tipico della Toscana, ma amano molto anche i ceci e il farro. Quando passavano davanti allo stand e leggevano Toscana, tornavano indietro e ci facevano domande. Molti erano già stati in vacanza nelle nostra campagna e altri ci dicevano che avevano in programma di farlo e hanno preso i biglietti da visita manifestando l’intenzione di venire in azienda a vedere da vicino come lavoriamo”
“Non ci rendiamo conto di quanto siamo apprezzati all’estero – ha detto Maddalena Cordella – non crediamo abbastanza nelle nostre possibilità o almeno non ci credono i nostri politici. Dico sempre che siamo un po’ come Miss Italia, talmente belli da non aver bisogno di trucco e chissà cosa, gli stranieri ci vedono così. Ci vorrebbero scelte più coraggiose e puntare sull’export. Intanto questa possibilità che ci ha offerto il ministero e il Ismea è stata ottima e organizzata benissimo”.
Soddisfatto di questa esperienza americana delle donne imprenditrici, anche il presidente di Coldiretti Siena Fausto Ligas.
“I nostri giovani ci credono, credono che la terra sia una risorsa importante ed è giusto battersi perché il patrimonio agricolo italiano sia tutelato e promosso perché rappresenta in questo momento difficile il volano dell’economia non solo per la produzione alimentare ma anche per la valorizzazione del turismo”.