Belluardo, presidente associazione Ingenua Baldanza: "le famiglie in difficoltà purtroppo, anche a Siena, sono in aumento"
SIENA. La tutela e la promozione di percorsi legati alla qualità e alla sicurezza degli alimenti di Coldiretti Siena sposano i valori che promuovono il capitale umano e sociale, oltre a quello ambientale, con l’offerta di pacchi alimentari a km zero, a famiglie in difficoltà, per raggiungere una maggiore coesione sociale. Così continua, in collaborazione con la Camera di Commercio di Siena, per il secondo anno consecutivo, il progetto “Una filiera agricola italiana sociale e solidale”. Sabato 15 giugno si è svolto, a Siena, il primo appuntamento in calendario per il 2013, una cena di beneficienza a base di prodotti tipici offerti dalle aziende dell’Agrimercato e di Campagna Amica Siena, organizzato per raccogliere fondi da devolvere all’associazione”Ingenua Baldanza – Banco di Solidarietà”. I fondi raccolti serviranno a Ingenua Baldanza, che si occupa di raccogliere alimenti da destinare alle famiglie del Senese che non riescono, per motivi economici, a provvedere ai propri bisogni, per acquistare prodotti che andranno a costituire i pacchi che aiutano le famiglie in difficoltà di cui l’associazione si prende cura. “Grazie a Coldiretti la serata è stata una bellissima occasione di solidarietà – commenta Sonia Belluardo, presidente associazione Ingenua Baldanza – è stato commovente vedere la tanta generosità e sensibilità degli agricoltori della provincia di Siena che, con gesti concreti, hanno aiutato le famiglie in difficoltà che purtroppo, anche a Siena, in questo momento di crisi, sono in aumento”. Il progetto si avvale anche della collaborazione del patronato Èpaca, e le aziende agricole che hanno partecipato sono dislocate su tutto i territorio provinciale: Lo Scrigno dei Sapori di Buracchi Susanna di Torrita di Siena, Le Querce di Barletti Michela di Siena, Tenuta Canale di Aiello di Castellina in Chianti, I Sodelli di Faedda e Monne di Radicofani, Apiari Sant’Antonio di Rustici Paola di Sovicille, Mula Francesco di Radicofani, Il Ciliegio di Pattaro Saverino e figli di Monteriggioni, Bagnassorra dei Fratelli Fanciulli di Siena, La Grotta di Pisaroni Mauro a Montepulciano, Ferri Carla di San Gimignano, Il Leccio dei Fratelli Morelli a Siena, La Magione di Moscadelli e Sanna a Monteriggioni, Vergelle di Cosseddu e Chionne di San Giovanni d’Asso e l’azienda Monte Oliveto Maggiore di Asciano. “Questo progetto rappresenta un importante passo di Coldiretti nella linea di forza sociale, viva e attiva, non soltanto per le imprese agricole associate, ma per la società tutta – spiega Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena – la terra e il cibo da sempre sono valori importanti e imprescindibili per l’uomo. In una fase di grave difficoltà del Paese, che riguarda i meccanismi di creazione e distribuzione del valore, e che anche nel Senese fa registrare pesanti ripercussioni, anche l’agricoltura può fare la sua parte e ricostruire opportunità. Abbiamo scelto di partire dall’investimento sul capitale umano, attraverso ciò che abbiamo di più prezioso, i prodotti della nostra terra, un impegno, quello sociale, che per Coldiretti riguarda la responsabilità di ognuno, indipendentemente dal ruolo, pubblico o privato”.