"I prezzi degli alimentari freschi crescono per colpa del clima autunnale"
SIENA. La primavera caratterizzata da pioggia, maltempo e temperature autunnali, è la causa di un aumento dei prezzi di molti generi alimentari freschi, che in alcuni casi crescono il doppio dell’inflazione (+1,8%). Il maltempo, abbattutosi anche nella provincia senese, ha provocato pesanti danni alle coltivazioni e ridotto le disponibilità dei prodotti sui mercati. Ma i danni non hanno interessato solamente le colture, anche gli allevamenti ovini sono stati colpiti con una riduzione nella produzione di latte. In questo scenario è importante acquistare prodotti provenienti da coltivazioni locali, per questo motivo Coldiretti Siena suggerisce di utilizzare, per i propri acquisti, i mercati di Campagna Amica a Siena: alla colonna di San Marco il sabato dalle 08:00 alle 13:00, e in Piazza d’Armi il martedì dalle 8:30 alle 14:00
Da un’analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat sull’inflazione, emerge che a maggio questa è aumentata dello 0,9% rispetto allo stesso periodo delle scorso anno. “Le campagne sono state travolte dalla pazza primavera in un momento particolarmente delicato per l’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – con le semine, le verdure in campo e le piante colpite mentre iniziavano a fare i primi frutti. Il risultato – precisa la Coldiretti – è un calo dell’offerta con effetti sulla spesa che deve fare i conti con la variabilità delle quotazioni ma anche con fenomeni speculativi sui prezzi al consumo che rischiano di innescarsi per colpa delle distorsioni di filiera, a scapito dei cittadini e dei produttori. In queste condizioni, è importante aumentare le attività di controllo per evitare che vengano spacciati per Made in Italy prodotti importati. Ma per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi-qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il prodotto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti “brutti ma buoni”. In un momento di grande difficoltà – conclude la Coldiretti – si tratta di un atto di solidarietà a favore degli agricoltori, ma anche di un aiuto al proprio benessere in vista dell’estate con il consumo di alimenti, come le insalate o la frutta fresca, indispensabili per la salute e per mettersi in forma”.