Gli agriturismi del territorio registrano una buona tenuta
di Alessandra Siotto
SIENA. Ci siamo da poco lasciati alle spalle il ferragosto che è già tempo di bilanci per le strutture ricettive che accolgono turisti. E secondo i primi dati in questa estate 2013 gli agriturismi hanno registrato, nonostante la crisi, una buona tenuta rispetto all’anno precedente, sia a livello nazionale che locale. In particolare, Coldiretti stima che ben 250mila vacanzieri abbiano scelto anche quest’anno di trascorrere il ferragosto in agriturismo, attratti dalla natura, dalla buona cucina e dai prezzi ragionevoli.
Anche nel territorio senese non si segnalano cali in questo settore grazie alla presenza di molti stranieri che sopperisce al calo dei visitatori partenopei. Un dato importante se si tiene conto che in Provincia di Siena gli agriturismi sono quasi 1200 (1194 secondo www.terresiena.it) e costituiscono un quarto del totale delle strutture agrituristiche presenti in Toscana (circa 4600).
Nel 2012 gli agriturismi senesi hanno ospitato oltre 900mila turisti, di cui quasi il 75 % stranieri; una tendenza che, secondo i primi dati, si conferma anche nel 2013. Alcuni agriturismi di Terranostra, associazione per il turismo l’ambiente e il territorio di Coldiretti, dislocati in Val d’Orcia, nelle Crete, a San Gimignano, nel Chianti o in Val di Merse, fanno sapere che “gli italiani non si vedono quasi più e quest’anno sono mancati anche i tedeschi”. Si tratta quindi di visitatori provenienti per lo più dal Nord Europa: belgi, olandesi, norvegesi, danesi, ma non mancano i “classici” inglesi e francesi, anche se in diminuzione come i tedeschi. Negli ultimi anni si registra anche un aumento sul territorio di turisti provenienti dall’Est Europa, soprattutto polacchi e rumeni, ma gli agriturismi senesi piacciono anche ad americani e australiani.
I visitatori degli agriturismi senesi, dislocati ad Asciano piuttosto che a Chiusi, sono soprattutto famiglie con figli in luglio ed agosto e gruppi numerosi di persone, mentre in primavera e a settembre le strutture sono più frequentati da giovani coppie. E’ da sottolineare come i turisti chiedano sempre più la ristorazione in agriturismo per usufruire dei pasti di ottima qualità delle strutture senesi; laddove invece viene offerto solo il pernottamento, difficilmente vanno al ristorante, ma preferiscono cucinare negli appartamenti, scegliendo prodotti a km0 o acquistati direttamente dalle aziende agricole del territorio. La durata del soggiorno è di solito una settimana, ma ci sono anche molti che preferiscono rimanere solo per 3 giorni, soprattutto tra gli italiani.
Archiviati maggio e giugno con basse presenze anche a causa del maltempo, luglio ed agosto con un quasi pieno, per settembre gli agriturismi senesi registrano buone prenotazioni, probabilmente anche con una buona presenza di italiani. Almeno secondo l’analisi condotta dalla Coldiretti nazionale sulla base di un’indagine Ipr marketing, che segnala come quasi sei milioni di connazionali abbiano scelto di partire dopo ferragosto, quando i luoghi di villeggiatura sono meno affollati e soprattutto le spese più contenute.
Sembra dunque che gli agriturismi senesi riescano a tenere testa alla crisi, scelti soprattutto da chi ama la buona tavola e il relax all’aria aperta, grazie ai prodotti di alta qualità e ai paesaggi unici di questo territorio.