Le gelate che hanno caratterizzato la prima fase della primavera hanno ridotto notevolmente le fioriture e hanno alterato il comportamento delle api. "A rischio aziende e ambiente"
FIRENZE. Le gelate che hanno caratterizzato la prima fase della primavera hanno ridotto notevolmente le fioriture e hanno alterato il comportamento delle api. Il risultato è l’azzeramento della produzione del pregiato miele d’acacia e di tutti gli altri mieli primaverili. Non solo: è ad alto rischio la produzione di mieli come Castagno, Tiglio, Girasole. Per questo Legacoop Toscana Agroalimentare e Pesca e Confcooperative Fedagripesca Toscana chiedono interventi straordinari in favore delle aziende apistiche e, in particolare, l’attivazione di un ristoro ad hoc per gli apicoltori o misure di sostegno, come specifici esoneri contributivi.
«Non si tratta di una questione solo economica e di sopravvivenza delle aziende – spiega Massimo Carlotti, responsabile del dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana – Il ruolo che le api svolgono per garantire la biodiversità e la continuità della vita sulla Terra è noto. Ed è altrettanto riconosciuta la funzione essenziale che gli apicoltori hanno nell’assicurare la preziosissima sopravvivenza delle api».
«Nonostante l’impegno degli apicoltori per sostenere la difficile situazione di questa primavera – aggiunge Fabrizio Tistarelli, presidente del settore Agroalimentare e Pesca di Confcooperative – sono previsti drastici cali nella produzione di miele che incideranno notevolmente sui redditi aziendali. Per questo motivo, a supporto delle difficoltà che stanno vivendo le nostre associate, si richiedono interventi straordinari a sostegno delle aziende apistiche per sostenerne l’attività in un momento così delicato».