Costi alle stelle, peste suina e fauna selvatica: "basta!"
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SIENA. Ci saranno anche gli agricoltori senesi della Cia, alla terza manifestazione nazionale di Cia-Agricoltori Italiani contro i costi di produzione alle stelle, peste suina ed emergenza fauna selvatica. A mobilitarsi, scendendo in strada tra bandiere e trattori, questa volta sono infatti gli imprenditori agricoli del Centro Italia che si sono dati appuntamento mercoledì 20 aprile, alle ore 10.30, a Venturina Terme, frazione del comune di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno.
Agricoltori da tutta la Toscana ed in centinaia dalle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria raggiungeranno la località per prendere parte al corteo da Via della Fiera ali piazzale antistante il Centro Fiere S.E.Fi.
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Federico Taddei
“Saremo presenti a Venturina – sottolinea il presidente di Cia Siena, Federico Taddei – e l’invito agli agricoltori della provincia di Siena è quello di partecipare in gran numero, per dare voce alle nostre richieste in una fase particolarmente difficile per l’intero comparto”.
Non si arresta, infatti, la pressione che, da mesi, si sta abbattendo sull’economia delle imprese agricole. Dopo due anni di pandemia è sopraggiunto il colpo della guerra in Ucraina. La tensione geopolitica internazionale ha acuito la difficoltà a uscire dalla crisi, spinta da caro energia e carburante. Inoltre, l’aumento del 300% sui concimi, i rincari sui fertilizzanti del 170%, oltre al raddoppio sui mangimi, ha reso i costi di produzione insostenibili, portando il settore agricolo e allevatoriale allo stato attuale di precarietà, agevolata dalle speculazioni sui mercati.
Anche per il Centro Italia resta invariata, poi, l’annosa emergenza fauna selvatica, cui si è aggiunta la preoccupazione per la peste suina. Motivo, pure questo, per rilanciare l’appello sul tema attraverso la manifestazione di Venturina. Ripetuto da Cia-Agricoltori Italiani su tutto il territorio nazionale, serve una riforma radicale della legge 157 del 1992. Una normativa troppo datata per riuscire ad affrontare un problema ormai fuori controllo con +111% di cinghiali in circolazione, oltre 200 milioni di danni all’agricoltura e 469 incidenti, anche mortali negli ultimi quattro anni, e lo spettro della peste suina che mesi ha fatto registrare casi allarmanti in Liguria e Piemonte.
“L’agricoltura non si può fermare” ripete, quindi, Cia che con la terza mobilitazione in tre mesi chiede che si tuteli un settore estremamente strategico per il Paese.