SIENA. Parola d'ordine: ringraziare. Persino Tremonti. Insomma, questa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di giovedì scorso del cosiddetto "decreto salavacontrade" ha fatto felici parecchie persone. E' d'obbligo, quindi, mostrare riconoscenza a chi ha dato una mano
Alla conferenza stampa di stamane (19 luglio) in Enoteca Franco Ceccuzzi, deputato del PD che molto si è speso per ottenere l'approvazione del decreto, ha sottolineato che vi è stata in aula una sorta di gara contro il tempo per ottenere un risultato positivo. Addirittura uno spostamento di comma (portato dal n. 164 al n. 11) per evitare che tutto andasse perduto e si dovesse ricominciare da capo. Ceccuzzi ha anche spiegato come sia decisamente difficile per il Parlamento proporre delle leggi, in quanto il 95 per cento dei lavori d'aula è apannaggio del governo.
"Dopo diciannove anni" sottolinea Ceccuzzi, si è arrivati ad "un risultato importante, grazie ad una norma quadro approvata nella scorsa legislatura, che coglie l’obiettivo, con un diverso strumento, che la città si era posta da molto tempo e che divenne oggetto di una prima proposta di legge presentata nel 1989 da Alberto Monaci, nel corso della X° legislatura”.
"Il Parlamento – ha detto ancora il deputato – si appresta ad approvare, dentro la manovra economica triennale, una norma che fissa in via sperimentale, che per il 2009 la legge finanziaria contenga esclusivamente disposizioni strettamente attinenti al suo contenuto tipico, con l'esclusione di disposizioni finalizzate direttamente al sostegno o al rilancio dell'economia, nonchè di carattere ordinamentale, microsettoriale e localistico”.
Vi è stato un riconoscimento di fatto: le Contrade di Siena (e le società, che ne sono il braccio operativo) sono soggetti esenti dalle imposte sul reddito. I Rioni senesi sono alla testa dell'elenco (sono 703 i beneficiari), a conferma non solo della loro storia cronologica, ma anche del fatto che il Palio viene riconosciuto, in pratica, come la manifestazione più antica d'Italia.
"Il modus operandi – prosegue Ceccuzzi – che le Contrade si sono date in questo periodo, in attesa del riconoscimento dell’esenzione, è legittimo e confortato dalla pubblicazione dell’elenco. Adesso possiamo guardare con fiducia al futuro, mettendo in archivio gli anni fiscali 2007 e 2008. Pur non essendo mai stato questo lo scopo della normativa va sottolineato anche, che il risultato raggiunto, ha come ulteriore conseguenza uno sgravio fiscale stimabile, per approssimazione, a circa 500mila euro per ogni anno in esame per le contrade senesi. Sono molte, inoltre, le associazioni della provincia di Siena che potranno godere dei benefici fiscali per le loro attività".
Il rettore del Magistrato delle Contrade, Roberto Martinelli, ha ricordato – dopo i dovuti ringraziamenti di rito – come il decreto sia una sorta di "ripresa" della proposta risalente agli anni '50, quando il conte Chigi chiese al governo un "aiuto" per le Contrade ed il PAlio e gli venne risposto che sarebbe stato possibile soltanto se anche ad altri enti ed associazioni fosse stato riconosciuto lo stesso diritto.
"Il mondo del Palio ha la sue regole – ha detto il rettore – ed il mondo "comune" altre norme: spesso le due parti confliggono ed è difficile trovare un meccanismo di equilibrio. Questo equilibrio è stato dato dal decreto e credo che sia corretto seguitare sulla strada del buonsenso". Martinelli ha spiegato che il Magistrato è super partes e quindi ha potuto chiedere l'aiuto di persone indipendentemente dalla loro fede politica. In questo senso, si tratta di un decreto "trasversale", nel senso che vi hanno contribuito anche personaggi del centro-destra, nell'interesse superiore del Palio.
L'assessore addetto al Palio, Fabio Minuti, ha a sua volta sottolineato "il lavoro sinergico di più forze per il riconoscimento definitivo del Palio e delle Contrade, non solo cronologicamente, ma come soggetti di importanza assoluta. Il decreto, pure non risolvendo le situazioni pregresse, ci consente di essere certi di quello che possiamo e dobbiamo fare per il futuro. Una certezza del diritto che è il minimo che spetta alla nostra città e alle nostre Contrade che ne sono l'anima".