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di Augusto Mattioli
SIENA. 86 anni ad ottobre: Emilio Gennai, detto Milio, istriciaiolo, non nasconde il suo stato d’animo dopo la decisione del Comune e dei dirigenti delle contrade di non far correre, causa coronavirus, i palii a luglio ed agosto. “Con l’età che ho mi fa un certo effetto che quest’anno non si corra per niente. Mi piglia lo sconforto davvero”. Di Milio, nato nei pressi di Montaperti, in Camollia conoscono bene l’attaccamento alla contrada per la quale si è impegnato a lungo, con qualche pausa per impegni di lavoro e di famiglia. Ma anche se lontano sempre interessato. Ovviamente attento – come tutti i contradaioli – al palio ma vedendo nella contrada anche un modo per stare insieme, per parlare, per conoscersi meglio, per dire qualcosa ai più giovani, in qualche occasione con modi molto sinceri e bruschi: ma anche con qualche battuta ironica sempre pronta
“Mi dà fastidio – confessa – non poter socializzare in questo periodo del virus. Sento il bisogno, la necessità di stare insieme agli altri, agli amici invece di dover restarmene a casa”. Il bisogno magari di giocare una partita a biliardo, sport per il quale ha molto talenti, dare consigli a qualche principiante o giocare a carte con altri assidui frequentatori del circolo il Leone. Dove magari per una decisione sbagliata a tressette o scopa si ci manda a quel paese ma sempre in maniera bonaria o ti scappa qualche altra parolaccia.
“Ecco tutto questo mi manca oltre ai palii che non si faranno in questo 2020. Sai, uno che ha vent’anni può sempre pensare che ne ha tante altre di corse da vedere ma per me, con l’età che ho, se me ne levi un paio, il rammarico è maggiore”.
Una vita quella di Milio nella quale la contrada, i momenti belli e quelli meno graditi hanno contato non poco. L’impegno al quale si è molto dedicato è quello riguardante l’organizzazione dell’economato della Contrada, una delle attività più importanti dei 17 rioni nei giorni del palio, perché c’è da scegliere la comparsa per il corteo storico, seguire tutta la vestizione, tranquillizzare chi è emozionato. Ma non solo. Milio, appassionato del calcio bianconero, anche in contrada si è dato da fare per organizzare qualche torneo per i più giovani. “per farli stare insieme, per fare gruppo”, sottolinea. Quello stare insieme che oggi gli manca.