La presentazione nel cortile del Podestà del cencio e del masgalano
SIENA. Di seguito la prima presentazione del sindaco Luigi De Mossi.
“Onorandi priori, capitani, autorità, senesi contradaioli carissimi
E’ già Palio. Un Palio denso di emozioni e storie di vita che si intrecciano nell’opera di Emilio Giannelli. Un Drappellone che racconta Siena e i senesi nel momento più alto, la Carriera, che è già di per sé metafora di vita.
Quella vita che sempre cambia, si trasforma. Da sempre in mezzo a voi a vivere questo momento che dà il via alla nostra Festa, mentre questa sera sono qui in veste di sindaco, ma vi assicuro che l’emozione che ho provato sentendo il suono delle chiarine è lo stesso di sempre. Uno squillo che ci ricorda che adesso è arrivato il tempo di vivere la nostra Festa.
E chi altri poteva tradurre su tela questa festa di popolo se non uno dei suoi figli migliori: immagino la passione e l’orgoglio con cui Emilio Giannelli si è avvicinato al drappo per raccontare il vissuto di tutti noi che è anche il suo. E’ un Palio che va visto da vicino, per scoprire chi si nasconde tra le mille facce che lo compongono: l’amico di una vita, il primo amore, il vicino, il parente che insieme a noi assistono alla Carriera. Questo popolo siete voi, siamo tutti noi, in questo si evidenzia l’arte e il vissuto del pittore, nella sua capacità di cogliere anche i particolari con cui il senese vive e respira la Festa: il batticuore, la trepidazione che ci accompagna in ogni istante di questi quattro giorni.
Eccolo: il Palio visto con l’arte di Emilio Giannelli. Un mosaico di emozioni che rappresenta la città, tutta, nell’attimo in cui i cavalli sono lanciati al galoppo.
Emilio Giannelli ha scelto di porli in rilievo, ma anche uniti a quelle persone strette nella
Conchiglia che li incitano per accompagnarli verso la vittoria. Perché il Palio è questo, festa di una città intera e del suo popolo sotto lo sguardo attento della Vergine. Una Madonna moderna e antica insieme, che richiama nell’ovale quelle di Filippino Lippi con uno sguardo
distonico ma diretto, sospesa in cielo e contornata da festoni rivolge il suo sguardo benevolo verso il popolo delle Contrade. Quel popolo che siamo noi e che richiama alcuni graffiti di Keith Haring e certi intarsi di Capogrossi che mostrano l’unità di una città e dei suoi abitanti intrecciati fra loro in un unico abbraccio.
La città, le Contrade e la Contrada che Emilio Giannelli ha sempre vissuto e a cui è sempre rimasto profondamente legato: fin da giovanissimo prestando la sua arte per i numeri unici delle consorelle prima di entrare nelle redazioni dei più prestigiosi quotidiani e settimanali d’Italia con cui ancora oggi collabora stabilmente. Tutti noi ci imbattiamo quotidianamente nel tratto inconfondibile di Emilio Giannelli, sulla prima pagina del Corriere della Sera o nelle vignette che ci hanno raccontato e ci raccontano tanta storia d’Italia e di Siena. Tanti i riconoscimenti e i premi giornalistici che ne hanno accompagnato una carriera che oggi si arricchisce con questo dono alla città: un Drappellone unico per scelte stilistiche che celebra Siena e la sua Festa.
La Piazza del Campo e le Contrade che sono protagoniste anche del Masgalano realizzato da Alessandra Damiani e offerto dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato nella ricorrenza del 50esimo della fondazione, uomini e donne che ringrazio per l’impegno costante sul nostro territorio. Da senese Alessandra Damiani ha saputo interpretare lo spirito del riconoscimento che viene assegnato alla miglior comparsa, legandosi alla tradizione fin dalla scelta dei materiali: ulivo e travertino per riprodurre l’anello di tufo dove le comparse delle Contrade sfilano nella loro altera e orgogliosa perfezione.
Da questo luogo, che tra poche ore lascerà posto ai cavalli, assoluti protagonisti del Palio, la nostra Festa si apre al mondo con l’augurio che le Contrade, vere custodi della nostra Storia,
sapranno proseguire l’unicità e straordinarietà di Siena.
Questa storia siamo noi, siamo padri, siamo madri e figli e la nostra storia è la storia più bella del mondo”.