Una bellissima vittoria dopo una lunga attesa. La Tartuca rinuncia a correre
SIENA. Mossa agitata per il Palio di Provenzano.
La posizione al canape: Torre, Aquila, Bruco, Leocorno, Selva, Civetta, Tartuca, Pantera, Giraffa Onda di rincorsa.
Fuori la prima volta, nel rispetto della tradizione e per consentire i partiti. La seconda uscita dal canape è stato già il segnale di un’agitazione che, sulla carta, non sarebbe stata prevista.
I cavalli si sono mostrati nervosi la canape. Soprattutto il cavallo della Tartuca, Tornasol, che ha mostrato intolleranza all’ingresso allineato con gli altri cavalli. Una lunga attesa per convincere il cavallo della Tartuca a proseguire il Palio. Trecciolino ha tentato a più riprese di farlo entrare e ci è quasi riuscito ma poi tutti fuori per la terza volta e le difficoltà si sono ripresentate alla terza chiamata. Tornasol ha tentato di rientrare nell’entrone… e Trecciolino ha avuto il suo bel da fare per farlo ritornare sui suoi passi. E’ stato necessario anche l’intervento dei veterinari per cercare di capire la ragione della sua ferma volontà di non entrare tra i canapi. Il mossiere, nel tentativo di far sbloccare Tornasol e di allentare la tensione ha addirittura fatto cadere il canape per far sgambare i cavalli. Due false partenze che hanno permesso alle altre contrade di provare a lanciare i cavalli ma che non hanno cambiato l’umore del cavallo della Tartuca, fermo alla curva del Casato.
Grande lavoro anche per il barbaresco della Tartuca impegnato a tranquillizzare il cavallo, inutilmente.
Trecciolino, dopo tanti inutili tentativi ha deciso di scendere da cavallo ed ha preso avvio una consultazione tra fantino, barbaresco, e veterinari fino alla decisione di rinunciare a correre il Palio.
Si è resa sempre più concreta la possibilità di correre un Palio con nove contrade in piazza: Alberto Ricceri detto Salasso su Re per il Bruco, Jonatan Bartoletti detto Scompiglio su Sarbana nella Giraffa, Carlo Sannadetto Brigante su Renalzos nell’Aquila, Andrea Coghe detto Tempesta su Solu Tue Due nella Selva, Andrea Mari detto Brio su Smeraldo Nulese nella Civetta, Sebastiano Murtas, detto Grandine su Querida de Marchesana nella Torre, Dino Pes detto Velluto su Quasimodo di Gallura nel Leocorno, Giovanni Atzeni detto Tittia su Porto Alabe nell’Onda e Enrico Bruschelli detto Bellocchio su Mississippi nella Pantera.
Anche il cavallo della Civetta, nel frattempo, ha mostrato di avere dei problemi al punto che è intervenuto il maniscalco per riferrare lo zoccolo dell’anteriore sinistro di Smeraldo Nulese.
Alle 21,00 si sono accese le luci in diverse finestre affacciate sulla piazza. Si è accesa anche l’illuminazione pubblica del Campo.
Al canape l’agitazione è tangibile. L’Onda tarda ad entrare ed il mossiere la frena, per far fronte all’agitazione tra i canapi.
L’Aquila è un po’ girata e poi sguscia nelle ultime posizioni per poi recuperare la sua posizione. Il mossiere invita alla calma più volte…. e poi viene data mossa valida.
Giraffa lanciatissima e al primo San Martino è prima, così come al primo Casato. L’Aquila le sta addosso e sembra avvicinarsi paurosamente tentando, per tutti e tre i giri, di superare la Giraffa senza riuscire… Jonathan Bartoletti vince così il suo terzo Palio consecutivo e porta al giubilo la Contrada della Giraffa.
La fotogallery di Mbadda Rohana