Dal primo all'ultimo giro resta prima senza lasciare spazio alle altre contrade
SIENA. Siena si tinge dei colori del Drago ed il Palio di Emilio Giannelli vola nella sua contrada! Nel silenzio assoluto la voce del mossiere che chiama le contrade: Oca, Tartuca, Lupa, Nicchio, Istrice, Giraffa, Leocorno, Drago, Montone e Chiocciola di rincorsa.
Il mossiere richiama subito alla calma e ripete “al vostro posto”, “non forzare”, “calma”. Tra Nicchio e Montone c’è agitazione, la Tartuca non trova il suo posto. Tutti fuori, come da tradizione, per chiarire, confermare o aggiornare i partiti.
Si torna dentro i canapi. La Tartuca rimane ostinatamente dietro le altre contrade e viene chiamata più volte dal mossiere per prendere il suo secondo posto. L’agitazione tra i canapi è palpabile: il Montone infastidisce il Nicchio ed anche tra Lupa e Istrice c’è qualche attrito. Primo avvertimento per la Tartuca che però pare non voler ascoltare i richiami del mossiere. Montone e Nicchio si bisticciano con veemenza. La Tartuca resta a chiudere la rincorsa e prende il secondo richiamo. Data la rissosità tra Nicchio e Montone, quest’ultimo prende il primo richiamo. Il richiamo alla Tartuca a prendere il suo posto diventa una nenia che si ripete più e più volte ma la Tartuca resta ferma, immobile a bloccare la rincorsa.
Il Mossiere Magni continua a fare richiami alla contrada gialloturchese.
Tutti fuori.
Il silenzio accompagna il rientro delle Contrade tra i canapi ma la musica non cambia e la Tartuca resta ostinatamente a bloccare la rincorsa e non prende la sua seconda posizione. La rivale resta bloccata. Anche il nono posto del Montone non viene lungamente contemplato.
Dopo 25 minuti di mossa non si vedono cambiamenti o possibilità di una mossa. La Tartuca prende il terzo richiamo ufficiale (che tecnicamente sarebbe il quarto) ma pare che la mossa non sia matura. Il Montone non rispetta il suo posto e resta girato di spalle o si sposta per infastidire il Nicchio. Magni lo richiama più volte.
Tutti fuori.
I barbareschi vengono chiamati nel tondo per poter assistere i cavalli dopo mezz’ora di mossa.
I richiami sono sempre gli stessi. La Tartuca resta alta e il Montone resta vicino al Nicchio. La Tartuca continua ad incassare richiami. Scatta la mossa ma non è valida, come sancito dal mortaretto.
A quarantacinque minuti dall’ingresso dei cavalli dall’entrone, si ritorna tra i canapi.
Il mossiere si sgola per richiamare le Contrade ai posti assegnati dalla sorte. La Tartuca esce addirittura dal canape, restando ostinatamente a bloccare la Chiocciola di rincorsa.
Alle 20,29 di nuovo tutti fuori. Tornano in pista i barbareschi per asciugare il manto sudato dei cavalli.
All’intresso tra i canapi la Tartuca riprende la sua posizione di disturbo e il Montone fa lo stesso. La mossa viene data nuovamente ma nuovamente viene annullata. Il fantino della Lupa scivola dal cavallo non appena cade il canape.
Partenza buona. Primo Drago poi Leocorno, Giraffa, Oca e Nicchio. E’ caduto Montone e Nicchio. Sempre primo il Drago seguito dalla Giraffa. Alla seconda curva di San Martino sempre primo il Drago e pure alla curva del casato. L’Oca fa un velocissimo recupero e alla Terza di San Martino è sempre Drago, sempre più avvicinato dall’Oca ma, allo scoppio del Mortaretto è e resta Drago!