SIENA. Per chi non ha potuto vivere la piazza ed assistere dal vivo alla corsa di ieri (2 luglio), e la sua residenza non è raggiunta dalle emittenti locali senesi, c'erano due sole possibilità: seguire il Palio su Rai Due oppure connettersi su uno dei siti internet che si erano attivati per consentire la visione in diretta dell'evento.
Molte cose, però non sono andate come dovevano, ieri.
La diretta Rai, cominciata intorno alle 18,30, interessante come sempre e tenuta in piedi da un fantastico Emilio Ravel – che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo – ha mostrato le stalle delle contrade, la tratta… insomma, la vita che gira intorno al Palio e che anima in modo unico la città durante i giorni che precedono la carriera. I giorni in cui il tufo contorna la conchiglia.
Per gli appassionati della carriera medievale, un pomeriggio di quelli ormai tradizionali, un momento che segna l'estate italiana. Che piaccia o no.
E direi che piace dal momento che l'ascolto ieri ha toccato il milione e 125mila spettatori (9,72 di share).
Un ascolto di tutto rispetto. Rispetto che, invece, non è stato restituito da "mamma Rai" a tutti coloro che erano attaccati al televisore prediligendo quella trasmissione ad altre.
Come interrompere un film e raccontarne la fine dopo mezz'ora di pubblicità!
E' vero. La mossa è stata particolarmente lunga ieri. Ma non si era mai visto che, lasciando la diretta a metà, la cara Susanna Petruni alla trifora di palazzo Sansedoni, la Rai passasse al "Lotto alle otto" e poi al Tg2 senza filarsi più l'emozione lasciata a metà di quel milione di spettatori rimasti con il fiato sospeso… e con imprecazioni varie affioranti sulle labbra.
Se tutti hanno fatto come me, per abitudine sono passati a Rai Tre (cosa peraltro accennata dallo stesso Ravel) dove, con somma sorpresa, era in onda una fiction. Allora, via su Rai Uno dove invece davano vecchi spezzoni di varietà televisivo.
Orfani degli istanti più emozionanti del palio, il milione e rotti di spettatori ha dovuto cedere all'evidenza: il Palio si poteva attendere di vederlo in differita alla fine del tg. Perdendo l'emozione vera di una carriera attesa un anno intero.
Ed infatti. le cose sono andate proprio così.
Impossibile vedere il palio anche su Internet: tutti i siti che offrivano questo servizio erano forse intasati ed alcuni non erano visibili neppure nella homepage.
Insomma, una disdetta totale.
Oggi (3 luglio) le prime reazioni degli appassionati (e non) del palio: molti i blog su internet in cui ci si lamenta della brusca interruzione della diretta, peraltro mai avvenuta in passato.
Ne segnaliamo solo alcuni: grandefratelloblog.gtpoint.com dove si legge "La Rai e lo scandalo del Palio di Siena" e teledicoio.blogosfere.it dove il titolo è ancora più esplicito: "Scusa, cara Rai, ma perchè interrompere il Palio di Siena dopo aver comprato l'esclusiva?". In questi blog ci sono amanti del Palio e non amanti del Palio tutti comunque uniti dalla stessa opinione rispetto a quanto accaduto ieri: "la cosa è stata fatta male".
Per questo, non stupisce che anche il Consorzio per la Tutela del Palio, che qualche mese fa ha firmato l'accordo per la diretta con la Rai, precisa che: "la RAI per motivi che non ci sono stati comunicati ha ritenuto di non procedere, come fatto negli anni scorsi in casi analoghi, a trasferire il segnale ad altra rete RAI al momento di mandare in onda il TG; la corsa è stata collocata in coda a detto TG senza una sufficiente informazione agli interessati; la trasmissione viene da alcuni anni collocata, per scelta RAI, sul Canale 2 a luglio e sull’1 ad agosto allo scopo di avere uno spazio di circa 60 minuti prima della messa in onda dei telegiornali; tempo ritenuto congruo, come in genere lo è, per non interrompere la diretta; E’ un fatto non usuale che le operazioni di partenza si siano protratte per oltre un’ora dal momento dell’uscita dei cavalli dall’Entrone; formalizzeremo nei dovuti modi la protesta nei confronti della dirigenza RAI esprimendo la profonda amarezza delle Istituzioni senesi così come dell’utenza, ricercando inoltre accordi per evitare in futuro il ripetersi dell’increscioso episodio".
Molte cose, però non sono andate come dovevano, ieri.
La diretta Rai, cominciata intorno alle 18,30, interessante come sempre e tenuta in piedi da un fantastico Emilio Ravel – che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo – ha mostrato le stalle delle contrade, la tratta… insomma, la vita che gira intorno al Palio e che anima in modo unico la città durante i giorni che precedono la carriera. I giorni in cui il tufo contorna la conchiglia.
Per gli appassionati della carriera medievale, un pomeriggio di quelli ormai tradizionali, un momento che segna l'estate italiana. Che piaccia o no.
E direi che piace dal momento che l'ascolto ieri ha toccato il milione e 125mila spettatori (9,72 di share).
Un ascolto di tutto rispetto. Rispetto che, invece, non è stato restituito da "mamma Rai" a tutti coloro che erano attaccati al televisore prediligendo quella trasmissione ad altre.
Come interrompere un film e raccontarne la fine dopo mezz'ora di pubblicità!
E' vero. La mossa è stata particolarmente lunga ieri. Ma non si era mai visto che, lasciando la diretta a metà, la cara Susanna Petruni alla trifora di palazzo Sansedoni, la Rai passasse al "Lotto alle otto" e poi al Tg2 senza filarsi più l'emozione lasciata a metà di quel milione di spettatori rimasti con il fiato sospeso… e con imprecazioni varie affioranti sulle labbra.
Se tutti hanno fatto come me, per abitudine sono passati a Rai Tre (cosa peraltro accennata dallo stesso Ravel) dove, con somma sorpresa, era in onda una fiction. Allora, via su Rai Uno dove invece davano vecchi spezzoni di varietà televisivo.
Orfani degli istanti più emozionanti del palio, il milione e rotti di spettatori ha dovuto cedere all'evidenza: il Palio si poteva attendere di vederlo in differita alla fine del tg. Perdendo l'emozione vera di una carriera attesa un anno intero.
Ed infatti. le cose sono andate proprio così.
Impossibile vedere il palio anche su Internet: tutti i siti che offrivano questo servizio erano forse intasati ed alcuni non erano visibili neppure nella homepage.
Insomma, una disdetta totale.
Oggi (3 luglio) le prime reazioni degli appassionati (e non) del palio: molti i blog su internet in cui ci si lamenta della brusca interruzione della diretta, peraltro mai avvenuta in passato.
Ne segnaliamo solo alcuni: grandefratelloblog.gtpoint.com dove si legge "La Rai e lo scandalo del Palio di Siena" e teledicoio.blogosfere.it dove il titolo è ancora più esplicito: "Scusa, cara Rai, ma perchè interrompere il Palio di Siena dopo aver comprato l'esclusiva?". In questi blog ci sono amanti del Palio e non amanti del Palio tutti comunque uniti dalla stessa opinione rispetto a quanto accaduto ieri: "la cosa è stata fatta male".
Per questo, non stupisce che anche il Consorzio per la Tutela del Palio, che qualche mese fa ha firmato l'accordo per la diretta con la Rai, precisa che: "la RAI per motivi che non ci sono stati comunicati ha ritenuto di non procedere, come fatto negli anni scorsi in casi analoghi, a trasferire il segnale ad altra rete RAI al momento di mandare in onda il TG; la corsa è stata collocata in coda a detto TG senza una sufficiente informazione agli interessati; la trasmissione viene da alcuni anni collocata, per scelta RAI, sul Canale 2 a luglio e sull’1 ad agosto allo scopo di avere uno spazio di circa 60 minuti prima della messa in onda dei telegiornali; tempo ritenuto congruo, come in genere lo è, per non interrompere la diretta; E’ un fatto non usuale che le operazioni di partenza si siano protratte per oltre un’ora dal momento dell’uscita dei cavalli dall’Entrone; formalizzeremo nei dovuti modi la protesta nei confronti della dirigenza RAI esprimendo la profonda amarezza delle Istituzioni senesi così come dell’utenza, ricercando inoltre accordi per evitare in futuro il ripetersi dell’increscioso episodio".
C'è solo da sperare che per il Palio dell'Assunta le cose tornino come in passato: quando il Palio si poteva vedere tutto. Magari cambiando solo canale. Tanto per non dare fastidio al vitale Tg.
Z.R.