di Lisca
SIENA. Si rivelano le monte di questo Palio d’agosto: Torre con Già del Menhir monta Brio; il Drago con Fedora Saura si affida a Scompiglio; Il Nicchio su Guess monta Salasso; l’Oca su Elfo di Montalbo sale Tittia; Tartuca con l’accoppiata Elimia e Trecciolino; la Pantera con Istriceddu ritrova Spirito che ha scontato la lunga squalifica; il Bruco monta Gingillo su Elisir Logudoro; il Montone si affida al Dè e Choci; torna Sgaibarre nella Selva con Giordhan e Ilon nell’Aquila con Tiburzi. Nell’attesa inquadrano una bandierina del Nicchio agitata da uomo atticciato coi capelli bianchi nemmeno fosse un cittino; ragazzine della Selva soffiano bolle di sapone dai bastoncini ad anello. Il Sindaco risponde alle domande: tutto va bene, servizi potenziati, lotto selezionato con notevole competenza. Si sentono parlare in tante lingue, russo, cinese, greco in questa nostra festa universale. Tutti hanno delle possibilità di portare in contrada lo splendido Drappellone che ha suscitato tanto entusiasmo per la sua semplicità e bellezza. Cittine della Pantera sul palco delle comparse si divertono ad alzarsi e sedersi su e giù, una bella cittina nicchiaiola col codo di cavallo biondo e occhiali alzati sulla fronte. Un gruppone di istriciaioli ammazzetta una piccia di palloncini di quattro colori ai quali è attaccata una riproduzione del Drappellone vinto di luglio: bello se volasse, ma volano solo i palloncini. Fazzoletti agitati a salutare i capitani che vanno sul palco dei giudici. “A cavallo!” Bandiera bianca, mortaletto e tondino al canape. Entrano Aquila, Tartuca, Torre, Nicchio, Pantera, Selva, Oca, Bruco, Montone, Drago di rincorsa. I balletti di sempre, allineamento difficoltoso, cambio di posto e fisarmoniche. Via! Mortaletto. Mossa non valida, sgambata defatigante e si torna da capo. Via! Schizzano Drago, Pantera, Aquila e le altre provano la scappata e frenano, intanto il Drago vola, Pantera, Aquila. Al 2° S.Martino il Drago è ormai solo, Pantera e Aquila lontanissime, il Drago in scioltezza non ha bisogno d’altro che arrivare in solitaria al bandierino. E la prima prova va in archivio.