Gli animalisti avevano chiesto l'autorizzazione ad affettuarla nei giorni della Carriera
SIENA. Il questore Giancarlo Benedetti ha negato al Partito animalista europeo (Pae) la possibilità di effettuare una manifestazione a Siena nei giorni del Palio. Lo afferma il gruppo in un articolo su Gea, che sottolinea come il questore abbia addotto “motivi di ordine pubblico, ovvero, presumibilmente, impossibilità di assicurare la sicurezza dei manifestanti”.
Il Pae è soddisfatto di aver avuto almeno una risposta alla richiesta, ma non ritiene la questione chiusa. Infatti,” lo studio legale del Partito, diretto dall’avvocato Edward Quimi ha presentato ricorso al TAR contro il diniego. La parte avversa è così il Ministero dell’Interno, mentre la sede del TAR è quella del Lazio. Questo, secondo Stefano Fuccelli,presidente del Partito, anche per essere giudicati da giudici meno “sensibili” alla tradizione paliesca. La scelta del TAR del Lazio, e non di quello Toscana, non è pertanto dovuta solo per “responsabilizzare il Ministro in carica“. La decisione di ricorrere ai Giudici amministrativi è dovuta all’esigenza di ripristinare i diritti inalienabili dei cittadini a manifestare pacificamente sul territorio nazionale, così come sancito dalla nostra costituzione repubblicana”.
“In particolare, le critiche al Palio di Siena si legge ancora -, riguardano i cavalli feriti e morti durante le due edizioni annuali (ivi comprese le prove pre-palio) ed il percorso, costretto in una piazza storica, caratterizzato da pendenze e brusche curve. Proprio in questi ultimi punti, ovvero la curva del Casale e quella di San Martino, si sono in genere registrati gli incidenti più gravi. Una corsa ancora molto sentita e che già nei mesi scorsi, alle prime avvisaglie di una possibile manifestazione animalista, aveva comportato accuse e minacce, sfociate in denunce all’Autorità Giudiziaria”.
(Foto Corrado De Serio)