TORRITA DI SIENA. La Contrada di Porta Gavina ha vinto il 51° Palio dei Somari, disputato davanti ad un pubblico di quasi 5mila persone.
Era dal 1997 che la contrada rosso–nera non si aggiudicava il Palio; allora aveva trionfato con il fantino Babi Hekuri detto “Albània”, ieri (domenica 22 marzo) a conquistare il panno dipinto da Mauro Capitani è stato il diciannovenne aretino Mirko Ciancagli detto “Baturlo”.
E’ stata una finale bellissima ed incerta, considerata dagli addetti ai lavori una delle più emozionanti degli ultimi anni. E’ partito a spron battuto Michelangelo “Fracassa” Goracci, portacolori delle Fonti, che aveva già dominato la terza batteria di qualificazione, dimostrando di aver ricevuto in sorte un somaro veloce e docile.
Ma quando il vincitore dello “straordinario” 2006 aveva già allungato sugli inseguitori Porta a Pago e Porta Gavina, il suo destriero ha improvvisamente bloccato la sua corsa, catapultandolo in avanti. Così, mentre Porta a Sole (giunta finalmente in finale con il fantino Alessandro “Gighen” Massaro) faceva i conti con un ciuco che marciava al ralenty e Refenero, dopo un promettente spunto iniziale, veniva condannata dai rifiuti della cavalcatura a procedere, Roberto “Cardella” Calderini, di Porta a Pago, si è trovato in testa.
Il fantino di Trequanda, vincitore del palio di Asciano 2008, ha gestito per un paio di tornate la prima posizione con grande capacità, riuscendo a controllare Mirko “Baturlo” Ciacagli che le provava tutte per passare a condurre. Poi, nel quarto ed ultimo giro, l’evento decisivo: mentre Fonti, ritrovato il passo giusto, rimontava pericolosamente, sull’ultimo rettilineo Porta a Pago e Porta Gavina si sono trovati fermi sulla loro traiettoria i somari di Refenero e Porta a Sole. Cardella ha optato per la traiettoria esterna, più libera; coraggiosamente Baturlo si è gettato allo steccato, ha sfilato con una grande accelerazione finale tutti gli avversari più lenti e, percorrendo in testa proprio la curva prospiciente la tribuna rossonera, ha tagliato da trionfatore il traguardo. Un attimo dopo il presidente di Porta Gavina Giacomo Valdambrini ha praticamente sradicato dalle mani di Fosco Tornani, presidente del Palio, il panno dipinto da Capitani ed è iniziata una grande festa destinata ad andare avanti per tutta la notte.
“Per Porta Gavina è un anno straordinario – ha urlato di gioia Valdambrini, giovane ingegnere, di famiglia contradaiola da 3 generazioni – abbiamo acquistato la sede, abbiamo vinto il Palio con il fantino al quale abbiamo creduto dopo lo sfortunato esordio del 2008”. Da parte sua Mirko Ciancagli, originario di Castiglion Fiorentino, 20 anni da compiere a luglio, impegnato nell’impresa edile paterna, ha anzitutto ringraziato Giacomo Valdambrini e poi, di fronte ai complimenti che gli piovevano da ogni parte per la straordinaria gara disputata, si è schernito con modestia dicendo semplicemente “Ho avuto un po’ di fortuna…”.
Favorito dalle condizioni meteo finalmente propizie, dopo una vigilia decisamente invernale, con tanto di neve e temperature sottozero, il Palio dei Somari di Torrita di Siena si è confermato festa di grande popolarità e presa sul pubblico.
Fin dalla mattina il piccolo centro storico è stata invaso da visitatori, turisti, appassionati di manifestazioni rievocative che hanno ammirato le esibizioni di sbandieratori e tamburini, il corteo storico e le qualità di un’offerta gastronomica di alto livello. Poi la corsa caratterizzata come sempre dal comportamento imprevedibile e un po’ bizzoso dei somari, ai quali i torritesi, una volta di più, hanno dimostrato di essere profondamente affezionati.
Era dal 1997 che la contrada rosso–nera non si aggiudicava il Palio; allora aveva trionfato con il fantino Babi Hekuri detto “Albània”, ieri (domenica 22 marzo) a conquistare il panno dipinto da Mauro Capitani è stato il diciannovenne aretino Mirko Ciancagli detto “Baturlo”.
E’ stata una finale bellissima ed incerta, considerata dagli addetti ai lavori una delle più emozionanti degli ultimi anni. E’ partito a spron battuto Michelangelo “Fracassa” Goracci, portacolori delle Fonti, che aveva già dominato la terza batteria di qualificazione, dimostrando di aver ricevuto in sorte un somaro veloce e docile.
Ma quando il vincitore dello “straordinario” 2006 aveva già allungato sugli inseguitori Porta a Pago e Porta Gavina, il suo destriero ha improvvisamente bloccato la sua corsa, catapultandolo in avanti. Così, mentre Porta a Sole (giunta finalmente in finale con il fantino Alessandro “Gighen” Massaro) faceva i conti con un ciuco che marciava al ralenty e Refenero, dopo un promettente spunto iniziale, veniva condannata dai rifiuti della cavalcatura a procedere, Roberto “Cardella” Calderini, di Porta a Pago, si è trovato in testa.
Il fantino di Trequanda, vincitore del palio di Asciano 2008, ha gestito per un paio di tornate la prima posizione con grande capacità, riuscendo a controllare Mirko “Baturlo” Ciacagli che le provava tutte per passare a condurre. Poi, nel quarto ed ultimo giro, l’evento decisivo: mentre Fonti, ritrovato il passo giusto, rimontava pericolosamente, sull’ultimo rettilineo Porta a Pago e Porta Gavina si sono trovati fermi sulla loro traiettoria i somari di Refenero e Porta a Sole. Cardella ha optato per la traiettoria esterna, più libera; coraggiosamente Baturlo si è gettato allo steccato, ha sfilato con una grande accelerazione finale tutti gli avversari più lenti e, percorrendo in testa proprio la curva prospiciente la tribuna rossonera, ha tagliato da trionfatore il traguardo. Un attimo dopo il presidente di Porta Gavina Giacomo Valdambrini ha praticamente sradicato dalle mani di Fosco Tornani, presidente del Palio, il panno dipinto da Capitani ed è iniziata una grande festa destinata ad andare avanti per tutta la notte.
“Per Porta Gavina è un anno straordinario – ha urlato di gioia Valdambrini, giovane ingegnere, di famiglia contradaiola da 3 generazioni – abbiamo acquistato la sede, abbiamo vinto il Palio con il fantino al quale abbiamo creduto dopo lo sfortunato esordio del 2008”. Da parte sua Mirko Ciancagli, originario di Castiglion Fiorentino, 20 anni da compiere a luglio, impegnato nell’impresa edile paterna, ha anzitutto ringraziato Giacomo Valdambrini e poi, di fronte ai complimenti che gli piovevano da ogni parte per la straordinaria gara disputata, si è schernito con modestia dicendo semplicemente “Ho avuto un po’ di fortuna…”.
Favorito dalle condizioni meteo finalmente propizie, dopo una vigilia decisamente invernale, con tanto di neve e temperature sottozero, il Palio dei Somari di Torrita di Siena si è confermato festa di grande popolarità e presa sul pubblico.
Fin dalla mattina il piccolo centro storico è stata invaso da visitatori, turisti, appassionati di manifestazioni rievocative che hanno ammirato le esibizioni di sbandieratori e tamburini, il corteo storico e le qualità di un’offerta gastronomica di alto livello. Poi la corsa caratterizzata come sempre dal comportamento imprevedibile e un po’ bizzoso dei somari, ai quali i torritesi, una volta di più, hanno dimostrato di essere profondamente affezionati.