"Il Palio rimanga patrimonio dei Senesi e non si presti a operazioni commerciali"
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SIENA. Il Club Unesco di Siena apprende con soddisfazione la decisione della Giunta in merito al drappellone di agosto. Aver evitato la sua destinazione al pur importante evento EXPO ci sembra molto importante e frutto della vivace partecipazione di base che ha seguito il dibattito, come è importante il richiamo al ‘Buongoverno in campagna’ che mette in evidenza il capolavoro di Ambrogio Lorenzetti, del quale auspichiamo una ‘personale’ anche molto selettiva (e possibile anche senza grandi costi) al SMS durante l’inverno-primavera dell’anno prossimo venturo.
Il richiamo alle eccellenze agro-alimentari delle Terre di Siena è ugualmente importante. Non già per l’indiretto richiamo all’Expo, evento comunque nazionale di rilievo, ma per il rinvio all’elemento di fondo della civiltà senese, quello stretto rapporto città-campagna che spiega anche la straordinaria armonia del paesaggio ‘umanizzato’ del Senese.
In questo contesto vorremmo aggiungere, e ci auguriamo che anche l’Amministrazione vorrà tenerne conto, che è doveroso un ricordo dell’imprescindibile apporto che alla costruzione del meraviglioso paesaggio senese è stato dato dal lavoro per tanti secoli di generazioni e generazioni di mezzadri. Senza il loro quotidiano, duro, impegno, sostenuto dall’apporto culturale ed economico della città, questa meraviglia non si sarebbe realizzata.
Il Palio rimanga quindi patrimonio dei Senesi e non si presti a operazioni commerciali, meno che mai esterne alla città. I cittadini sono e rimangano giustamente gelosi e fieri di questa cultura, che il forte legame storico città-campagna ha contribuito a irrobustire. Il sito UNESCO è stato riconosciuto anche in ragione di questa peculiarità.