Col veterinario di Contrada risparmio e meno polemiche
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SIENA. In questa torrida estate, lacunosa di dibattito politico (quando invece ce ne sarebbe un gran bisogno, visto l’andazzo), dove tutti stanno affilando i coltelli sotto l’ombrellone, sembra che l’unico rumor cittadino sia intorno ai problemi del palio. C’è chi vorrebbe cambiare drasticamente le regole della festa, chi rivanga l’idea di assegnare oltre al cavallo, anche il fantino, chi vuole insegnare il mestiere ai veterinari (forse basta ruotarli), ecc.
Così anch’io vorrei rilanciare l’idea, ad onor del vero già da tempo chiacchierata tra le lastre e sui blog, di impiegare i veterinari di contrada per l’effettuazione delle previsite. Un impegno che non costerebbe nulla al Comune e che consentirebbe di avvalersi di validi professionisti nella delicata scelta dei barberi. Forse si potrebbero così evitare anche polemiche postume come quelle del palio di Provenzano. Ovviamente si dovrebbe scegliere un criterio di partecipazione di una parte dei 17 esperti delle stalle (le 7 che non corrono, ad estrazione, ecc.). Con l’utilizzo gratuito di questi esperti si potrebbe anche rivalutare il numero dei veterinari che compongono la commissione veterinaria comunale che, anche se modesto, ha sempre un costo.
Luciano Cortonesi