di Augusto Mattioli
SIENA. Tornano alla normalità i rapporti tra la contrada dell’Istrice e la contrada della Torre.
Trentuno anni fa le due contrade dettero vita a scontri sia la sera della prova generale sia dopo la conclusione del palio. Tutto era iniziato quando l’Istrice aveva deciso per il palio di agosto del 1978 di montare su Rimini Andrea De Gortes allora fantino dell’Oca. La sera della prova generale a San Martino il fantino fu offeso dai torraioli, provocando una dura reazione degli istriciaioli. Dopo la conclusione del palio, che l’Istrice perse, ci fu un nuovo scontro. La peggio l'ebbero i contradaioli di Camollia, alcuni dei quali furono colpiti duramente anche con nerbate e altri corpi contundenti, tanto da dover essere trasportati in ospedale. Successivamente in assemblea gli istriciaioli decisero di non avere più rapporti ufficiali con la Torre. Ma con una deroga per quanto riguarda il palio. Le dirigenze infatti potevano fare accordi e partiti senza alcuna limitazione. Insomma non una inimicizia completa. Comunque, una situazione ambigua oggi sanata.
Gli istriciaioli nel corso della loro assemblea di ieri sera hanno ritenuto che la lettera inviata dalla dirigenza della Torre in Camollia, nella quale si dà un giudizio diverso rispetto al passato di quanto accadde nel 1978, fosse sufficiente per chiudere la questione.
SIENA. Tornano alla normalità i rapporti tra la contrada dell’Istrice e la contrada della Torre.
Trentuno anni fa le due contrade dettero vita a scontri sia la sera della prova generale sia dopo la conclusione del palio. Tutto era iniziato quando l’Istrice aveva deciso per il palio di agosto del 1978 di montare su Rimini Andrea De Gortes allora fantino dell’Oca. La sera della prova generale a San Martino il fantino fu offeso dai torraioli, provocando una dura reazione degli istriciaioli. Dopo la conclusione del palio, che l’Istrice perse, ci fu un nuovo scontro. La peggio l'ebbero i contradaioli di Camollia, alcuni dei quali furono colpiti duramente anche con nerbate e altri corpi contundenti, tanto da dover essere trasportati in ospedale. Successivamente in assemblea gli istriciaioli decisero di non avere più rapporti ufficiali con la Torre. Ma con una deroga per quanto riguarda il palio. Le dirigenze infatti potevano fare accordi e partiti senza alcuna limitazione. Insomma non una inimicizia completa. Comunque, una situazione ambigua oggi sanata.
Gli istriciaioli nel corso della loro assemblea di ieri sera hanno ritenuto che la lettera inviata dalla dirigenza della Torre in Camollia, nella quale si dà un giudizio diverso rispetto al passato di quanto accadde nel 1978, fosse sufficiente per chiudere la questione.