Il progetto coinvolge Rioni, Comune, Magistrato e Civita
di Augusto Mattioli
SIENA. Dal prossimo 6 dicembre fino al 25 di gennaio, secondo un calendario già stabilito, le diciassette contrade apriranno i loro musei ai visitatori non senesi dietro pagamento con prezzi che variano dai 18 euro per un biglietto intero ai 13 per un ridotto gruppi, e per residenti mentre per i bambini fino a sei anni l’ingresso sarà gratuito. E’ la prima volta che viene presa una iniziativa del genere secondo un progetto promosso e ideato dall’Assessorato al turismo del comune di Siena e dal Magistrato delle contrade, con il supporto organizzativo di Opera Civita group, che già gestisce il museo dell’Opa con consistente profitto. E’ vero che le contrade ospitano ed hanno ospitato in certe occasioni visitatori non senesi nei loro musei ma questa si tratta di un’attività svolta in maniera sistematica. Il progetto è stato presentato questa mattina nella splendida sala dei costumi al piano terra del Palazzo comunale, da cui partiranno tutte le visite illustrate da guide che nei vari musei saranno supportate anche dai contradaioli che seguono in particolare il settore museale . Presente nella sala anche la stampa nazionale che secondo gli organizzatori può essere un veicolo efficace di pubblicizzazione. Negli interventi del sindaco Valentini, del rettore del magistrato delle contrade Fabio Pacciani, della presidente del consorzio per la tutela del Palio Nicoletta Fabio, priore dell’Istrice e dell’assessore al turismo Sonia Pallai i motivi del progetto. Che sono quelli di mostrare che Siena non è solo folclore ma di far conoscere attraverso i musei di contrada ciò che è la città, il lavoro che si è fatto negli anni nelle contrade e ciò che rappresentano nel tessuto sociale senesi. Un tessuto oggi molto sfilacciato e incattivito da ciò che in questo ultimi anni è accaduto per precise responsabilità di chi ha gestito la banca Mps e la Fondazione e altri enti oggi in difficoltà come la stessa Chigiana, lo sport,l’enoteca italiana, la Siena Biotech, Sansedoni spa e via disastro dicendo. L’idea del progetto dunque è quella di ricreare un immagine positiva della città. Il che non sarà facile anche se sperabile. Non sono mancate, ma non in occasione della presentazione, polemiche su certi aspetti dell’iniziativa. In particolare sulla rete, spesso unica eco delle insoddisfazioni che serpeggiano nella città. Si critica il fatto che nelle assemblee di contrada la questione non è stata discussa, che i prezzi per le visite sono effettivamente alti,che Opera civita group ha assunto un ruolo anche troppo preponderante nel settore culturale cittadino.