"In questo momento confidiamo che le Istituzioni si stiano adoperando non solo a parole ma con la concretezza dell’agire affinché si tenga conto della nostra storia"
SIENA. Prosegue la polemica sulla giustizia paliesca tra mondo delle contrade e amministrazione comunale. Di seguito, riceviamo e pubblichiamo un intervento del Magistrato delle Contrade rivolto al sindaco Valentini:
“Alla luce degli ultimi accadimenti, il Magistrato delle Contrade torna a manifestare il profondo disagio che deriva dal vedere in più occasioni la propria tradizione impropriamente accostata a realtà del tutto estranee alla cultura e ai valori etici che il mondo contradaiolo testimonia nel fattivo impegno quotidiano.
In questo momento confidiamo che le Istituzioni, come più volte pubblicamente affermato, si stiano adoperando non solo a parole ma con la concretezza dell’agire affinché, pur nel rispetto delle leggi dello Stato, si tenga conto della nostra storia e si riservi la giusta considerazione nei confronti di quella comunità contradaiola che le stesse Istituzioni continuamente amano citare quale esempio virtuoso di modello equo e autentico della società.
Poiché il rispetto dall’esterno si guadagna mostrando anche internamente fermezza e rigore, il Magistrato delle Contrade non può esimersi dal precisare quanto segue in riferimento alle recenti dichiarazioni del Sindaco relative alla giustizia paliesca.
Il tema della Relazione dei Deputati della Festa è stato più volte affrontato nel dibattito interno al Magistrato sul Regolamento del Palio e le relative prassi applicative; ed è stato ripetutamente sottolineato il diritto delle Contrade oggetto di proposta di sanzione a visionare la Relazione nella sua interezza, per tutto quanto è connesso e collegato al provvedimento: in tale modo riteniamo sia da intendersi il dettato dell’art. 98. Ciò è stato rappresentato dal Magistrato all’Amministrazione comunale anche in uno scambio di corrispondenza nel maggio-giugno 2016, senza che sull’argomento sia mai stata “concordata” alcuna linea di comportamento.
Consapevoli delle innumerevoli complesse problematiche da affrontare in questa delicatissima fase storica, riteniamo che la chiarezza reciproca in ogni questione di comune interesse sia doverosa premessa di una unità di intenti oggi più che mai indispensabile”.