di Augusto Mattioli
SIENA. L’Istrice scava e trova un tesoro. Di spazi per le attività del Circolo il Leone e anche per quelle della contrada. Nuovi locali, che arrivano alla conclusione di un iter di anni di lavoro burocratico e finanziario che arricchiscono il centro storico della città e che saranno punto di riferimento per gli istriciaioli, si spera non solo nei giorni del palio ma anche durante l’anno. Una sfida, quella di utilizzare al meglio questi nuovi locali, che i dirigenti del circolo dovranno affrontare nei prossimi anni.
L’ampliamento è consistente. Ai precedenti 550 metri quadri se ne sono aggiunti 800 della parte nuova sotto il Giardino, (la cui estensione e di 1600 metri quadrati), che è stata progettata dagli architetti Filippo Buti e Stefano Neri. Che comprende una sala polifunzionale, molto sobria e una grande cucina di 105 metri quadrati ideata per servire con un sistema di montacarichi anche il giardino nei mesi estivi. La sala è collegata al giardino, che è stato risistemato con una corte servita da scale e ascensori e sempre con una scala ai locali già funzionanti da tempo, a cui si accede in via Camollia. Ovviamente la contrada libererà i vecchi locali del Mercatino di cui il comune aveva concesso l’uso.
“Oggi – ha sottolineato il priore della contrada Mauro Civai- è una giornata storica per la nostra contrada, di grande orgoglio e di grande soddisfazione. E da domani lavoreremo per che tutti possano utilizzare e godere di questra struttura. Sono soddisfatto anche perché abbiamo realizzato questo ambiente senza avere stravolto ciò che preesisteva”.
Civai ha ringraziato tutti coloro che hanno consentito di arrivare al risultato di oggi. I precedenti seggi, il comune, la soprintendenza, tutti coloro che hanno lavorato materialmente al progetto, la stessa ditta, la Cmsa, che ha eseguito i lavori, “con la quale il confronto è stato continuo”. L’intervento è stato possibile per l’intervento finanziario oltre che dei contradaioli, della legge speciale per Siena con il suo 40%. “Il problema è che la legge speciale non c’è più per cui bisognerà trovare altre forme convenienti di accesso al credito, almeno per i lavori già iniziati”.
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SIENA. L’Istrice scava e trova un tesoro. Di spazi per le attività del Circolo il Leone e anche per quelle della contrada. Nuovi locali, che arrivano alla conclusione di un iter di anni di lavoro burocratico e finanziario che arricchiscono il centro storico della città e che saranno punto di riferimento per gli istriciaioli, si spera non solo nei giorni del palio ma anche durante l’anno. Una sfida, quella di utilizzare al meglio questi nuovi locali, che i dirigenti del circolo dovranno affrontare nei prossimi anni.
L’ampliamento è consistente. Ai precedenti 550 metri quadri se ne sono aggiunti 800 della parte nuova sotto il Giardino, (la cui estensione e di 1600 metri quadrati), che è stata progettata dagli architetti Filippo Buti e Stefano Neri. Che comprende una sala polifunzionale, molto sobria e una grande cucina di 105 metri quadrati ideata per servire con un sistema di montacarichi anche il giardino nei mesi estivi. La sala è collegata al giardino, che è stato risistemato con una corte servita da scale e ascensori e sempre con una scala ai locali già funzionanti da tempo, a cui si accede in via Camollia. Ovviamente la contrada libererà i vecchi locali del Mercatino di cui il comune aveva concesso l’uso.
“Oggi – ha sottolineato il priore della contrada Mauro Civai- è una giornata storica per la nostra contrada, di grande orgoglio e di grande soddisfazione. E da domani lavoreremo per che tutti possano utilizzare e godere di questra struttura. Sono soddisfatto anche perché abbiamo realizzato questo ambiente senza avere stravolto ciò che preesisteva”.
Civai ha ringraziato tutti coloro che hanno consentito di arrivare al risultato di oggi. I precedenti seggi, il comune, la soprintendenza, tutti coloro che hanno lavorato materialmente al progetto, la stessa ditta, la Cmsa, che ha eseguito i lavori, “con la quale il confronto è stato continuo”. L’intervento è stato possibile per l’intervento finanziario oltre che dei contradaioli, della legge speciale per Siena con il suo 40%. “Il problema è che la legge speciale non c’è più per cui bisognerà trovare altre forme convenienti di accesso al credito, almeno per i lavori già iniziati”.
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