Come accade oramai da 10 anni, anche in questa novena le celebrazioni saranno aperte e concluse da
momenti musicali offerti da vari artisti – fra i quali alcuni piccoli selvaioli – con bravura e sincera passione,
per aiutarci a vivere il Natale con maggiore partecipazione. A tutti loro il nostro grazie più sincero.
Una opportunità.
Un tempo come quello del Natale richiede molto di più di un’accoglienza fatta con la mente rivolta solo a
vetrine sfavillanti, pranzi e cene, fughe dalla realtà quotidiana alla ricerca di divertimenti che, anche quando crediamo di averli trovati in realtà, come gli oggetti riflessi da uno specchio, sono solo illusioni.
Riflettere.
Pensare al senso più profondo del Natale, specie in questi tempi difficili e di oscurità, è l’occasione per trovare la sorgente di una forza perenne che può portare a scoprire alcuni aspetti del senso più profondo dell’esistenza…
Lo splendido presepe, che anche quest’anno è stato realizzato da Fabio e Stefano Centi assieme ai loro storici
collaboratori, sarà occasione di gioia per gli occhi e di apprezzamento per quella che possiamo definire come
un’opera d’arte selvaiola in continuo divenire, anno dopo anno, viva.
Le riflessioni, fatte da alcuni selvaioli, apriranno ciascuna serata e saranno un contributo per meglio accogliere le parole che il Correttore ci dirà nel corso delle varie omelie.
Le serate avranno inizio alle 18,45 con dei momenti musicali, seguiti dalle Antifone di riflessione.
Alle ore 19 inizierà la liturgia che terminerà alle 19,25, seguita da un altro momento musicale
Il maestro Franco Baldi accompagnerà la liturgia di tutte le serate, coinvolgendo anche gli artisti presenti.
Tutti i selvaioli sono invitati a partecipare a questo momento che ci lega alla nostra anima più antica, e saremo felici se altri senesi vorranno condividere con noi le sere dell’Avvento.