
SIENA. È stato un appuntamento di quelli che lasciano il segno, quello andato in scena ieri sera nel Museo della Contrada della Selva: la conferenza “La Macchina Meravigliosa”, organizzata con la collaborazione dei tecnici responsabili del Comune di Siena, ha aperto uno squarcio affascinante su ciò che sta dietro, dentro e attorno al Palio. Un mondo spesso invisibile, ma fondamentale per la riuscita della Festa.
Tutto è partito da un confronto emozionante tra passato e presente: un video del 1961, che mostrava la preparazione della pista in Piazza, ha fatto vibrare le corde della memoria dei contradaioli meno giovani e stuzzicato l’entusiasmo dei meno anziani, evocando immagini di un tempo che sembra lontano ma ancora vivo nel cuore ed evidenziando differenze ma anche uguaglianze. Accanto a questo documento storico, due accurati time-lapse hanno raccontato il “cantiere” odierno, dalla posa della terra allo smontaggio della pista, restituendo con straordinaria chiarezza la complessità del lavoro svolto ogni anno.
Da qui si è aperto un confronto vivo e appassionato su tanti aspetti spesso solo sfiorati quando si parla di Palio: la sicurezza, la qualità del tufo, il canape, i materassi, la mossa, le tempistiche, la logistica, i palchi, il personale, la burocrazia, le traiettorie e tanti altri elementi tecnici che, pur restando dietro le quinte, sono le vere fondamenta su cui costruire la nostra Festa. Ogni tema avrebbe meritato un incontro a sé, a testimonianza di quanto sia articolata e affascinante la meravigliosamente complessa macchina che dà vita alle Carriere.
Un aspetto è emerso su tutti: la straordinaria dedizione degli addetti ai lavori, che operano con professionalità e discrezione, in punta di piedi, senza mai cercare visibilità, ma animati da un amore autentico per il Palio e per la sua salvaguardia. Un esempio da seguire per ogni senese e un monito a non dare mai nulla per scontato. Quindi un grazie sentito, per una volta pubblico, a Paolo Ceccotti, Antonio Tizzani e Paolo Torricelli, da estendere a tutti gli addetti ai lavori che ci permettono con il loro impegno di vivere qualcosa di unico.
Il merito per la riuscita va poi allo Staff Palio, che ha voluto fortemente e giustamente questa serata di approfondimento. Un grazie particolare ai guardiafantini, al mangino Franco Tripoli, sempre presente con la sua esperienza e la sua passione, e naturalmente al Capitano Causarano, che con le sue domande, anche “scomode”, ha ricordato quanto sia importante non smettere mai di approfondire, formarsi e mettersi in gioco per sfamare la curiosità.
La serata si è conclusa con un’ottima cena organizzata dalla Società della Selva, che ha confermato ancora una volta la sua capacità di accoglienza e convivialità. Tra un piatto e l’altro, si è continuato a parlare del Palio, a scambiarsi impressioni, ricordi e nuove curiosità, a testimonianza di quanto la Festa sia viva, ogni giorno dell’anno, nei cuori di chi la ama davvero.
L’augurio è che iniziative come questa possano ripetersi anche in altre Consorelle, come già successo, per spalancare gli occhi e il cuore su tutto ciò che rende il Palio il nostro gioco più amato e la nostra più profonda identità.