La replica all'ennesima "uscita" del Ministro del Turismo contro l'uso del nerbo durante la carriera
SIENA. “Cara Brambilla, ora hai veramente rotto!”: verrebbe da dire questo, andando a Roma a sturare le orecchie a chi ha dimostrato un astio inaccettabile nei confronti della nostra Città. La Brambilla poteva infatti risparmiarsi l’ennesima castroneria contro Siena ed i Senesi, dimostrandosi, ancora una volta, ignorante, nel senso etimologico del termine, nei confronti del Palio, rancorosa, nei confronti della nostra Città, e totalmente inadatta a svolgere il ruolo che, essendo Ministro del Turismo, le competerebbe.
La Brambilla – che attaccando, questa volta, l’uso del nerbo, in nome di un animalismo estremista, cieco e senza arte né parte, si prefiggerebbe di cancellare una tradizione che abbiamo ereditato, addirittura, dal popolo etrusco – dimostra di non sapere cosa significa il rispetto delle tradizioni, della cultura e della storia di un popolo.
La Brambilla, che sarebbe il Ministro del Turismo, ha ancora una volta ampiamente dimostrato di non comprendere la differenza che sussiste tra chi ama, tutela e difende gli equini, come avviene a Siena e come hanno riconosciuto diverse organizzazioni qualificate a livello internazionale e lo stesso Sottosegretario leghista alla Salute, On. Francesca Martini, ed utilizza uno strumento che serve per angolare le traiettorie e non per mettere il cavallo sotto sforzo. Casomai, se qualche nerbata violenta ci può essere, questa è solo tra i fantini. Auspichiamo che i vertici del PDL senese e toscano, partito al quale il Ministro appartiene, siano in grado di far comprendere alla Brambilla gli errori che sta facendo e che rischiano di danneggiare non solo l’immagine dell’Esecutivo a Siena, ma anche il suo partito di appartenenza, perché non si capiscono questi continui ed ingiustificati attacchi nei confronti della nostra Città e della sua Festa.
Se questo, poi, dev’essere l’insegnamento che hanno inculcato nel resto del Paese anni di diretta televisiva, forse sarebbe bene pensare di mandare via, definitivamente, la televisione da Piazza, perché la Festa torni ad essere un patrimonio di chi veramente la ama.
Lega Nord Toscana
Segreteria Provinciale di Siena