di Ezio Sabatini
SIENA. Sono i sogni dei bambini dei Pispini a portare alla propria contrada la vittoria nei tabernacoli del 2008. Per il confronto fuori dalle mura quest'anno il premio è andato ex aequo sia alla Parrocchia della Beata Maria Taigi di Vico Alto che all'Associazione il Laboratorio.
La commissione, composta da rappresentanti del Comitato Amici del Palio, Curia, Agenzia per la Promozione Turistica, stampa locale, Magistrato delle Contrade, Sovrintendenza ai Beni Artistici e Culturali e dell'Istituto d'Arte di Siena, dopo avere visitato tutti e 17 i rioni ha stilato una classifica relativa alle 5 prime posizioni.
Come già detto, la pergamena della vittoria, realizzata dall'Istito d'Arte, andrà nel Nicchio, mentre il secondo è andato alla Selva che ha adornato la propria Madonna con una spiegazione di tutti i Santi protettori di ogni contrada. Medaglia di bronzo al Valdimontone che ha rievocato tutte le tappe della vita di un contradaiolo, dal battesimo fino alla vecchiaia. Quarto e quinto piazzamento al Leocorno, ed alla sua rivisitazione dei principali aneddoti palieschi per tutte le consorelle, ed alla contrada Tartuca che ha inscritto negli spicchi di Piazza tutte le canzoni dei popoli senesi.
Tutti gli altri rioni si sono classificati a pari merito al sesto posto, partendo dal bestiario contradaiolo realizzato in Pantera, passando per le spennacchiere della Chiocciola e per la visione che i bambini dell'Aquila hanno del Palio, arrivando all'Onda ed alla sua volontà di creare una "icona" dei giovani delfini. Senza dimenticare il quartiere di Salicotto prima e dopo la ristrutturazione degli anni '30, il legame fra Palio e cabala che hanno sottolineato i bambini della Civetta o i cori lanciati assieme ai palloncini con i colori delle 17 contrare dai "cittini" della giraffa. Un enorme Palio dei Barberi campeggiava nella Lupa, mentre il Drago ha realizzato dei disegni richiamandosi alla tradizione della festa dei tabernacoli di abbellire i vicoli cittadini. Per l'Oca una serie di fotografie, fatte dai ragazzi al giorno d'oggi, che volevano richiamare in bianco e nero la contrada di inzio secolo.
Un capoverso a parte per i due rioni vittoriosi sul tufo in questo 2008. Per il Bruco il tabernacolo è stato una rivisitazione del cencio di Agosto, con le mani e con il grano che si rivolgono verso la Vergine, mentre per l'Istrice arrivare al drappellone è stato un percorso di disegni e pensierini, dal tema "il Palio che vorrei".
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