SIENA. Un territorio ancora presente nei ricordi dei contradaioli più anziani e nelle immagini che si sono conservate tramite belle foto. Quando lo stadio del Rastrello sembrava quasi un giardino. Quando la Camera di Commercio non era quell’obbrobrio che è oggi. E potremmo ancora continuare.
Merito della contrada del Drago avere organizzato una mostra di foto, inaugurata questo pomeriggio (21 maggio) e di avere pubblicato un libro dal titolo “Quanto sei bella Contrada nostra” quasi a significare, con quel “sei” al presente, che il rione, nonostante i cambiamenti avvenuti nel tempo è ancora bello, perlomeno agli occhi dei contradaioli.
“Questo fiume di immagini incuriosisce e commuove – scrive Roberto Barzanti nella sua introduzione – la fatica di ricerca ha valso la pena, perché non c’è miglior mezzo per ricostruire le vicende di un pezzo di città tormentato e strategico come il territorio del Drago, che attraversarlo in lungo e in largo con fantasia sollecitata da documenti e poggiata su rari reperti”.
Una bella iniziativa, una mostra da vedere, e un libro da sfogliare con attenzione perché certo si parla del Drago ma anche della città. Il libro è curato da Gianfranco Campanini, che ha scritto anche i testi con Enrico Giannelli e Carlo Rossi. Il coordinamento editoriale è di Paolo Corbini.
La Contrada del Drago com’era: una mostra e un libro lo raccontano
di Augusto Mattioli