E raccontano memorie e storia del rione raccolte dalla Contrada dell'Onda in una pubblicazione
SIENA. A Siena le pietre parlano e raccontano la storia, le tradizioni e l’antropologia della città e dei suoi rioni. Da questa consapevolezza e dal desiderio di far scoprire o riscoprire il proprio territorio nasce “Onda 2002 – 2021 tabelle murali e memorie”, un progetto della Contrada Capitana dell’Onda, nato su proposta di Mario Ascheri e realizzato con le immagini di Gigi Lusini, i testi di Alberto Cornice e la collaborazione di Armando Santini e Stefano Gentilini. La pubblicazione è consultabile e scaricabile online sul sito www.contradacapitanadellonda.
Il primo embrione del progetto risale al 2002, quando fu realizzato il calendario dei Piccoli Delfini dedicato alle tabelle presenti nel territorio di Malborghetto immortalate dalle foto di Gigi Lusini. A distanza di quasi vent’anni le brevi didascalie a corredo degli scatti di quella pubblicazione sono state sostituite dai testi di Alberto Cornice che, come sempre, è riuscito a “far parlare” i documenti che la storia ci ha lasciato, trasformando le tabelle murali in pietre vive che raccontano memorie della città e della Contrada.
“Onda 2002 – 2021” si sviluppa sui ritmi del calendario e segue il ciclo dell’anno. Ogni mese, infatti è contraddistinto da una tabella e da un argomento da approfondire: da quelle con riferimenti alla devozione religiosa, alle ‘ordinanze’ su aspetti concreti della vita cittadina, come il divieto di scaricare rifiuti, fino alle indicazioni più specificamente ondaiole dedicate a stemmi e simboli della Contrada. Il mese di marzo è dedicato, ovviamente, alla figura di San Giuseppe e all’Arte dei Legnaioli che rappresentano due riferimenti importanti per la Contrada Capitana dell’Onda.
“Vorrei ringraziare gli ondaioli che hanno realizzato questa pubblicazione – sottolinea il priore Massimo Castagnini – che vuole essere un invito ad approfondire la conoscenza della storia e delle radici a partire dal nostro territorio. Un progetto dell’Onda, ma che vuole essere anche un omaggio alla nostra città, dove ogni pietra e ogni strada hanno qualcosa di significativo da raccontarci”.