di Giacomo Zanibelli
SIENA. Presentato questa sera nel Cortile del Podestà il Drappellone del Palio di Luglio 2008, dedicato alle Suore della Carità, le sorelle il cui ordine si basa sulla vita e sulle opere di San Vincenzo De’ Paoli e Santa Luisa de Marillac e che, da sempre, sono vicine ai più deboli. L’opera delle suore, che arrivarono a Siena oltre 150 anni fa, viene ricordata con gratitudine tramite la realizzazione del “Cencio” del Palio di Luglio 2008. Il contributo che le religiose apportano alla comunità è molto prezioso e svolto in silenzio come richiamato dalla parola di San Vincenzo De’ Paoli, il quale credeva che servire i più poveri e vivere per migliorare la loro esistenza fosse il modo migliore per servire Dio. La pittrice Camilla Adami che ha dipinto il Drappellone ha realizzato un’ opera abbastanza classica, che rientra negli schemi canonici presenti nell’immaginario collettivo, apportando però anche spunti innovativi.
Il dipinto è nelle sue forme essenziale, l’autrice ha cercato di trasmettere in modo semplice, chiaro ed immediato tutto ciò che è il Palio, molto originali sono le raffigurazioni delle dieci contrade che scenderanno in Piazza il 2 di Luglio, si tratta di figure vive, protagoniste della scena e curate nei minimi particolari.
Il cavallo in primo piano non è particolarmente ricercato nell’aspetto ma appare pronto a galoppare sul tufo per raggiungere il traguardo più ambito. Ciò che colpisce di più in questo dipinto è sicuramente l’immagine della Madonna, l’unica figura del Drapellone che non rispecchia l’immaginario collettivo, una Madonna particolare, si potrebbe dire più donna che Madonna. Una donna reale che vive la storia ed è pronta ad affrontarla. Carismatica la figura centrale, diafana e senza volto, che incarna la missione di carità delle suore e la forza di queste religiose che dedicano la vita a Dio e si consacrano a lui aiutando gli altri. Un Drappellone essenziale ma al tempo stesso particolare e di notevole impatto visivo che ha riscosso gli applausi dei Senesi.
Tutto secondo tradizione, anche l'apprezzamento dei contradaioli che affollano il cortile per vedere "per primi" il drappellone di luglio. Magari c'è da dire che gli applausi altre volte sono stati più intensi, ma questo cencio piace. Molto giallo, molto azzurro e la lettura dei "segnali" va ora a favore di una ora a favore dell'altra Contrada. Ma sono solo chiacchiere. Come si dice: "anche bianco, va bene". Basta vincerlo.
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