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SIENA. Il Palio è un evento unico che appartiene ai senesi, ma è patrimonio culturale di tutti gli italiani e punto di riferimento dell’identità italiana nel mondo”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, parlamentare del Pd, interviene dopo le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del Ministro al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, sulla Festa senese.
“Il Palio di Siena – continua Ceccuzzi – merita da parte del governo e dei suoi rappresentanti più rispetto e più attenzione sia per la sua unicità sia per il valore storico e culturale che riveste a livello nazionale. Recenti studi hanno dimostrato che il Palio, insieme alla Mostra del Cinema di Venezia, è uno dei primi eventi a rappresentare la cultura italiana nel mondo, attraendo ogni anno milioni di persone affascinate dalla sua unicità. Il Palio di Siena è infatti l’unica manifestazione al mondo che è rimasta inalterata nei secoli, pur riuscendo ad adeguarsi ai mutamenti culturali e di sensibilità, in particolare per quel che riguarda la tutela dei cavalli, da sempre protagonisti assoluti della corsa. Ogni anno, dal 1659, si corre con la stessa ritualità e scadenza, sotto l’egida dello stesso organizzatore: il Comune di Siena. L’unicità del Palio è data inoltre dalla presenza delle diciassette Contrade, cuori pulsanti della manifestazione e la cui natura giuridica e storica è stata più volte riconosciuta dalle sentenze della Suprema Corte”.
“Il Palio di Siena – continua Ceccuzzi – merita da parte del governo e dei suoi rappresentanti più rispetto e più attenzione sia per la sua unicità sia per il valore storico e culturale che riveste a livello nazionale. Recenti studi hanno dimostrato che il Palio, insieme alla Mostra del Cinema di Venezia, è uno dei primi eventi a rappresentare la cultura italiana nel mondo, attraendo ogni anno milioni di persone affascinate dalla sua unicità. Il Palio di Siena è infatti l’unica manifestazione al mondo che è rimasta inalterata nei secoli, pur riuscendo ad adeguarsi ai mutamenti culturali e di sensibilità, in particolare per quel che riguarda la tutela dei cavalli, da sempre protagonisti assoluti della corsa. Ogni anno, dal 1659, si corre con la stessa ritualità e scadenza, sotto l’egida dello stesso organizzatore: il Comune di Siena. L’unicità del Palio è data inoltre dalla presenza delle diciassette Contrade, cuori pulsanti della manifestazione e la cui natura giuridica e storica è stata più volte riconosciuta dalle sentenze della Suprema Corte”.
“A settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari – conclude il parlamentare del Pd – depositerò una proposta di legge, già ben definita, per chiedere che il Palio di Siena sia tutelato come patrimonio culturale della nazione. Un percorso coerente con quello della candidatura della Festa ad essere riconosciuta, dall'Unesco, come patrimonio immateriale dell'umanità. Questo può e deve essere un terreno di convergenza tra tutte le forze politiche, non solo nell’interesse della città di Siena ma di tutto il Paese”.