di Lisca
SIENA. Bubboli a sfare, e l’acqua viene giù a bestia. Tutto fermo, tufo liquido in rivoli per piazza a buttarsi nel Gavinone. Meno male che le batterie erano finite e i capitani riuniti in concistoro dentro il Palazzo a scegliere il lotto dei dieci eletti. I quali vengono trattenuti, immobili, nell’Entrone con un vigile a fianco di ciascuno. Questione di regolamento: finché non sono assegnati, la responsabilità è del Comune.
Esclusi diversi vip, c’è un imbarco di novità. E s’aspetta che spiova. Intanto si sa che la prima prova stasera non si correrà, tufo troppo allentato, i rischi sono tanti. I cavalli riposeranno nelle nuove stalle di contrada coccolati dagli addetti. Smette di piovere, gli operai a sistemare la pista alla meglio, la gente viene in piazza con ombrelli, impermeabilini rossi e blu, fazzoletti e giornali nel capo, citte con le gambe nude bagnate e le scarpe piene d’acqua e tufo. Ardimentosi siedono nei palchi bagnati.
Intanto la macchina si mette in moto: chiarine alle 14,01, capitani al posto, sindaco e assistenti imbossolano nomi e numeri. Monturati con le facce un po’ stralunate aspettano il verdetto. Niente esultanze dei contradaioli, niente volate a prendere il cavallo, che passerà da via Duprè per le rispettive sedi.
E ecco le sentenze. Mocambo nuovo al Nicchio (boh), Indianos nuovo alla Selva, Mortimer nuovo al Drago, Istriceddu alla Tartuca e berci lontani di esultanza, Lo Specialista nuovo niente male all’Onda, e sono tutti lì, Ilon alla Civetta, Lahib all’Oca, Guschione alla Giraffa, Elfo di Montalbo ha rifatto al Bruco, e la doppia vittoriosa Fedora Saura al Montone! Qui i berci si sono sentiti, e anche un branchetto di gente montonaiola s’è buttata a prendere il cavallo. Con un barbero così, chi li frena?
Tutti al lavoro sulla pista. Speriamo non ripiova. A domattina. E sogni d’oro.
SIENA. Bubboli a sfare, e l’acqua viene giù a bestia. Tutto fermo, tufo liquido in rivoli per piazza a buttarsi nel Gavinone. Meno male che le batterie erano finite e i capitani riuniti in concistoro dentro il Palazzo a scegliere il lotto dei dieci eletti. I quali vengono trattenuti, immobili, nell’Entrone con un vigile a fianco di ciascuno. Questione di regolamento: finché non sono assegnati, la responsabilità è del Comune.
Esclusi diversi vip, c’è un imbarco di novità. E s’aspetta che spiova. Intanto si sa che la prima prova stasera non si correrà, tufo troppo allentato, i rischi sono tanti. I cavalli riposeranno nelle nuove stalle di contrada coccolati dagli addetti. Smette di piovere, gli operai a sistemare la pista alla meglio, la gente viene in piazza con ombrelli, impermeabilini rossi e blu, fazzoletti e giornali nel capo, citte con le gambe nude bagnate e le scarpe piene d’acqua e tufo. Ardimentosi siedono nei palchi bagnati.
Intanto la macchina si mette in moto: chiarine alle 14,01, capitani al posto, sindaco e assistenti imbossolano nomi e numeri. Monturati con le facce un po’ stralunate aspettano il verdetto. Niente esultanze dei contradaioli, niente volate a prendere il cavallo, che passerà da via Duprè per le rispettive sedi.
E ecco le sentenze. Mocambo nuovo al Nicchio (boh), Indianos nuovo alla Selva, Mortimer nuovo al Drago, Istriceddu alla Tartuca e berci lontani di esultanza, Lo Specialista nuovo niente male all’Onda, e sono tutti lì, Ilon alla Civetta, Lahib all’Oca, Guschione alla Giraffa, Elfo di Montalbo ha rifatto al Bruco, e la doppia vittoriosa Fedora Saura al Montone! Qui i berci si sono sentiti, e anche un branchetto di gente montonaiola s’è buttata a prendere il cavallo. Con un barbero così, chi li frena?
Tutti al lavoro sulla pista. Speriamo non ripiova. A domattina. E sogni d’oro.