di Lisca
SIENA. La quiete dopo il diluvio. Lavoro frenetico degli operai per riammantare l’anello del tufo diventato pantenna. Tufo sotto osservazione dai tecnici che rilevano differenze con la miscela del passato. Il mio babbo raccontava che d’inverno il tufo in magazzino veniva “mosso” a intervalli per farlo respirare. Lo faranno anche ora? Tutto cambia col correre del tempo. Buon lavoro fatto, il manto pare morbido e elastico.
Tre cambi di monta con due ritorni: Sgaibarre nella Selva, l’Istrice richiama Trecciolino e Migheli che sostituisce Pollini nel Montone. Tempo piacevole, bellissima giornata, una prova in meno a disposizione dei fantini per abituare il cavallo alla piazza, ma ci si abitua a questo e altro.
Ieri un episodio increscioso di contatto Aquila e Pantera, subito ridimensionato dallo scambio epistolare fra le due dirigenze, solo un po’ di paura dei cittini presenti. In Piazza stamani un po’ di gente allineata all’ombra del primo sole. I soliti cittini in blu sventolano allegri un mare di fazzoletti, primo piano di cittino rinvoltato nel fazzolettone della Pantera, a sedere su un colonnino.
Il mortaretto richiama all’ordine, Nicchio e Istrice parlottano fitto nel tondino. Entrano Montone, Bruco, Giraffa, Aquila, Pantera, Torre, Nicchio, Selva, Istrice e Liocorno di rincorsa. Fra i canapi la solita storia, mossiere chiede allineamento, organetti in su e giù, balletti e impanciate con pericolo di coppiole, alzata di Iolao senza danno. “Rodeo” e passeggiate libere. Pensiero fulminante: che sarà domani sera?
Tutti fuori! Lo Zedde scende per sistemare la spennacchiera sulla fronte di Giove Deus. Rientrano a fila, ballettano un po’ aspettando la rincorsa. E vai! Montone, Aquila, Giraffa, a San Martino Aquila che allunga, Bruco, Istrice, Nicchio, Selva; al secondo Aquila, Nicchio, Bruco, Selva, Istrice, Giraffa. La Selva passa il Nicchio all’interno. Terzo S.Martino Aquila, Selva, Nicchio, spunto veloce della Torre, e l’Aquila vince a mani basse.
Stasera prova generale.