![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1288094074109.jpg)
di Lisca
SIENA. L’aria che tira verso le contrade Selva e Nicchio è calda e piacevole. Istriceddu schizza come una scheggia e Trecciolino pare leggero in groppa. Uguale musica per le orecchie dei selvaioli che soffrono dello stesso bene di quelli dei Pispini di avere un barbero da Palio e il timore che più forte è il cavallo e più grossa la purga. Ci penseranno le maghe a esorcizzare i brutti pensieri, anche le altre contrade hanno più o meno le stesse preoccupazioni. Intanto le prime schermaglie, se così si possono chiamare le non proprio piacevolezze fra contradaioli della Civetta e Leocorno a S. Martino, banco di prova non solo per i cavalli. Cose che succedono quando gli animi si accendono, il che nel Palio ci sta sempre.
Chi ha un buon cavallo, e sono in diversi, l’altalena speranza-timore porta alla doccia scozzese degli animi: tutti sperano nella sorte che avversi a proprio vantaggio il destino già scritto e sconosciuto fino all’ultimo bandierino. Tempo bello, caldo da sudare subito, e poca gente in piazza, gioventù assonnata, pochi canti e cori.
Bartolo Ambrosione mossiere promette polso fermo e rapidità. Seconda prova che vede le contrade entrare fra i canapi in ordine inverso a quello di ieri sera: Drago, Istrice, Onda, Aquila, Selva, Bruco, Nicchio, Leocorno, Torre e Giraffa di rincorsa. Nessun cambio di monta, quattro chiacchiere tra fantini verso la mossa, e fra i canapi un po’ di movimento, qualche cambio di posto, il cavallo della Selva tende a stare di traverso, mossa rapida e l’Istrice parte a razzo, poi Aquila, Nicchio, Onda, Drago, Onda prima al promo S. Martino, Aquila, Istrice, Drago, l’Onda va via alla grande facendo il vuoto dietro, doppia chi va piano e vince solitaria. Ora sì che cantano e saltano, tutti gli altri sono avvertiti. A stasera.
Chi ha un buon cavallo, e sono in diversi, l’altalena speranza-timore porta alla doccia scozzese degli animi: tutti sperano nella sorte che avversi a proprio vantaggio il destino già scritto e sconosciuto fino all’ultimo bandierino. Tempo bello, caldo da sudare subito, e poca gente in piazza, gioventù assonnata, pochi canti e cori.
Bartolo Ambrosione mossiere promette polso fermo e rapidità. Seconda prova che vede le contrade entrare fra i canapi in ordine inverso a quello di ieri sera: Drago, Istrice, Onda, Aquila, Selva, Bruco, Nicchio, Leocorno, Torre e Giraffa di rincorsa. Nessun cambio di monta, quattro chiacchiere tra fantini verso la mossa, e fra i canapi un po’ di movimento, qualche cambio di posto, il cavallo della Selva tende a stare di traverso, mossa rapida e l’Istrice parte a razzo, poi Aquila, Nicchio, Onda, Drago, Onda prima al promo S. Martino, Aquila, Istrice, Drago, l’Onda va via alla grande facendo il vuoto dietro, doppia chi va piano e vince solitaria. Ora sì che cantano e saltano, tutti gli altri sono avvertiti. A stasera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA