di Lisca
SIENA . Ho aspettato il “cencio” del Ghelli dai poster dei giornali di oggi. Dalla mia poltrona si vede poco, la tv distorce, falsa i colori, stacca e non fai a tempo a niente. Difficile il commento a vista. Con calma lo guardo meglio.
E mi rendo conto che il Ghelli ha centrato l’obbiettivo di rappresentare la “sua” essenza del Palio di Siena: una “giostra” sulla quale montano i senesi di tutte le età, rimasti “cittini” per la vita, che si divertono come matti a passare anno dopo anno, secolo dopo secolo, nella beata illusione di non crescere mai. E girano felici per sempre in groppa ai loro cavallini infilati sulle aste bianconere nei vortici del tufo giallo ocra. Eterno gioco dei grandi mai cresciuti, protetti dall’abbraccio della cerchia muraria, con la voglia matta di chiudere per sempre le porte al mondo esterno e “ruzzare” all’infinito col giochino che affascina e incanta.
Non a caso le porte verdi sono socchiuse: aprire o chiudere? E i barberi allineati come in cima alla discesina che da ragazzi serviva per ripetere mille volte il rito magico della mossa.
“Cittina” anche la Madonna coi capelli al vento che svolazza sulla nuvolina rosata, che regge lo stemma di Siena con la destra e indica quello del santo BernardoTolomei con la sinistra. C’è chi vede una faccia rovesciata sull’angolo destro basso della seta: come il mondo all’incontrario dei senesi che non hanno voglia di crescere mai.
E mi rendo conto che il Ghelli ha centrato l’obbiettivo di rappresentare la “sua” essenza del Palio di Siena: una “giostra” sulla quale montano i senesi di tutte le età, rimasti “cittini” per la vita, che si divertono come matti a passare anno dopo anno, secolo dopo secolo, nella beata illusione di non crescere mai. E girano felici per sempre in groppa ai loro cavallini infilati sulle aste bianconere nei vortici del tufo giallo ocra. Eterno gioco dei grandi mai cresciuti, protetti dall’abbraccio della cerchia muraria, con la voglia matta di chiudere per sempre le porte al mondo esterno e “ruzzare” all’infinito col giochino che affascina e incanta.
Non a caso le porte verdi sono socchiuse: aprire o chiudere? E i barberi allineati come in cima alla discesina che da ragazzi serviva per ripetere mille volte il rito magico della mossa.
“Cittina” anche la Madonna coi capelli al vento che svolazza sulla nuvolina rosata, che regge lo stemma di Siena con la destra e indica quello del santo BernardoTolomei con la sinistra. C’è chi vede una faccia rovesciata sull’angolo destro basso della seta: come il mondo all’incontrario dei senesi che non hanno voglia di crescere mai.