di Lisca
SIENA. Pare che lassù si siano decisi a farci godere (o patire) la nostra Festa con un bel sole che ha aiutato gli addetti a riparare la pista danneggiata dalla pioggia. Palio strano questo azzoppato dalle condizioni meteo che hanno tenuto tutti in apprensione con tanti nuovi cavalli che correranno senza prove importanti per abituarsi alle curve della piazza. Speriamo bastino queste ultime tre anche se la provaccia non fa legge. Monte confermate, cavalli riposati, accarezzati, lustrati a dovere e tante speranze e tante illusioni, attesa noiosa, tanto nervosismo dei fantini. Decide l’ultimo canape e la sorte dei tre giri fino al bandierino.
Stamani c’è gente in piazza, il ritardo di mezzora all’inizio della prova non si sente, sarà la giornata di mezz’agosto che dà più allegria, insomma, pare che ci siamo. La Madonna del Vecchietta troneggia sul drappellone, c’è chi l’ha definita un “Madonnone” rispetto a tante altre che parevano un francobollo. Il ritorno alla tradizione ci ha fatto gran piacere. Palchi colorati di fazzoletti e belle figliole, citte con ventagli verdi, e il Masoni subentra a Fabrizio Salerno per la cronaca della prova.
“A cavallo”, bandiera bianca, mortaletto e tamburo e i cittini sul palco delle comparse salutano coi fazzoletti le contrade che escono dall’Entrone, cavalli tranquilli, scambio di informazioni tra fantini, tondino e il primo a entrare è il Bruco, poi Oca, Civetta, Drago, Tartuca, Selva, Giraffa, Montone, Onda e Nicchio di rincorsa. Onda e Montone alte, fisarmonica in basso, Montone con Fedora di traverso a guardare la rincorsa. Nicchio fianca, sprint della Tartuca, Drago, Civetta, Oca, primo S.Martino Civetta, Drago, Selva, poi Oca allunga, Giraffa, Selva, Montone, Oca al secondo Casato, Giraffa, Montone, Drago, Bruco. Allungo del Montone dietro la Giraffa che vince la prova. Andatura abbastanza prudente, non si sa mai, ma efficace.
Stasera prova generale, cene, discorsi, promesse, speranze, partiti. E vino. Ciao alle 19,15.
SIENA. Pare che lassù si siano decisi a farci godere (o patire) la nostra Festa con un bel sole che ha aiutato gli addetti a riparare la pista danneggiata dalla pioggia. Palio strano questo azzoppato dalle condizioni meteo che hanno tenuto tutti in apprensione con tanti nuovi cavalli che correranno senza prove importanti per abituarsi alle curve della piazza. Speriamo bastino queste ultime tre anche se la provaccia non fa legge. Monte confermate, cavalli riposati, accarezzati, lustrati a dovere e tante speranze e tante illusioni, attesa noiosa, tanto nervosismo dei fantini. Decide l’ultimo canape e la sorte dei tre giri fino al bandierino.
Stamani c’è gente in piazza, il ritardo di mezzora all’inizio della prova non si sente, sarà la giornata di mezz’agosto che dà più allegria, insomma, pare che ci siamo. La Madonna del Vecchietta troneggia sul drappellone, c’è chi l’ha definita un “Madonnone” rispetto a tante altre che parevano un francobollo. Il ritorno alla tradizione ci ha fatto gran piacere. Palchi colorati di fazzoletti e belle figliole, citte con ventagli verdi, e il Masoni subentra a Fabrizio Salerno per la cronaca della prova.
“A cavallo”, bandiera bianca, mortaletto e tamburo e i cittini sul palco delle comparse salutano coi fazzoletti le contrade che escono dall’Entrone, cavalli tranquilli, scambio di informazioni tra fantini, tondino e il primo a entrare è il Bruco, poi Oca, Civetta, Drago, Tartuca, Selva, Giraffa, Montone, Onda e Nicchio di rincorsa. Onda e Montone alte, fisarmonica in basso, Montone con Fedora di traverso a guardare la rincorsa. Nicchio fianca, sprint della Tartuca, Drago, Civetta, Oca, primo S.Martino Civetta, Drago, Selva, poi Oca allunga, Giraffa, Selva, Montone, Oca al secondo Casato, Giraffa, Montone, Drago, Bruco. Allungo del Montone dietro la Giraffa che vince la prova. Andatura abbastanza prudente, non si sa mai, ma efficace.
Stasera prova generale, cene, discorsi, promesse, speranze, partiti. E vino. Ciao alle 19,15.