di Lisca
SIENA. E' Selva! Dopo una corsa entusiasmante per quanto il cavallo sia stato pestifero fra i canapi, Fedora Saura condotta da Voglia, vince alla grande, seguita dal Nicchio e l'Onda, e porta in S.Bastiano il drappellone di Hassoun.
Ci sono volute ben cinque anda e rianda per le intemperanze delle contrade fra i canapi prima di arrivare alla sesta. Mossa valida, partono Onda, Giraffa, Selva Leocorno, Nicchio, al primo S.Martino Onda in testa, Selva, Leocorno.
Al secondo S.Martino Onda ancora in testa, Selva, Nicchio. Sembra un trenino, al secondo casato cade il fantino del Leocorno e il cavallino scosso fa la sua figura. Rimangono Selva, Onda e Nicchio, che passa l'Onda prima del terzo Casato. E arriva dietro alla Selva vittoriosa. Caldo, nervoso, il mossiere ha preferito far entrare e uscire le contrade invece di abbassare il canape nonostante la pressione di diversi cavalli al posto di sgambate defatiganti. Una fuga favorita dalla buona stella, ma Fedora Saura è un soggetto difficile fra i canapi. Ha il vezzo di appoggiare il fianco sinistro al canape e non c'è verso di spostarla di lì. Può girare e rigirarsi ma ritorna sempre lì. Il Nicchio accanto ha subito spesso la pressione della cavallina, richiuso dall'altra parte dall'Istrice, ha dovuto più volte uscire dall'allineamento e ricercare il suo spazio. Onore alla Selva vittoriosa, che si porta a casa il drappellone più discusso di questi ultimi tempi e che, attaccato accanto agli altri arricchirà il suo museo. Un pensiero al carissimo Valdo Ferrini, mio amico fraterno, che, nel paradiso dei senesi farà festa. Perché nel paradiso dei senesi è sempre festa.
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