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di Lisca
SIENA. E ribubbola alla lontana. E s’è riprovato a piovere. Ricerca affannosa di notizie meteo da tutte le parti, ma il tempo muta con rapidità e tutto può succedere. Impossibile spostare l’inizio della prova, s’andrebbe al buio. E allora si sta in campana, guardando l’orologio che non cammina e cercando di distrarsi. La camera panoramica intorno e mostra tanta gente a sedere sotto i tendoni dei bar e ristoranti. Gente sul tufo, cittini col fazzoletto di Contrada più grande di loro, per mano al babbo o al nonno. Due belle cinesine guardano il mortaletto montato, scambi di notizie con la sede sul tempo che regge fino a ora, con gli occhi al cielo e l’orecchio ai brontolii, sperando che fosse un aereo che vola alto. Si sentono canti dei popoli che entrano in Piazza, e arriva un’atmosfera di Palio.
Splende il sole! Piazza gremita, si fa pulito, rimbalzano i canti, si sventolano fazzoletti, la camera curiosa dentro l’Entrone, bandiera bianca, mortaletto, i cavalli s’avviano alla mossa, le autorità prendono posto sul palco. Tondino, il mossiere chiama Oca, Istrice, Chiocciola, Drago, Montone, Tartuca, Lupa, Civetta, Pantera e Onda di rincorsa. Cavalli in movimento, si aggiustano, si allontanano, rigirano, insomma, la solita, l’Onda tarda e poi entra. Schizza il Montone, la Pantera lo supera veloce a S. Martino, Tartuca, Oca, Lupa, e Pantera, Oca, Montone, Chiocciola, al 2° Casato Oca, Lupa esce forte e galoppa con dietro Chiocciola, Drago, Istrice, e vince sparata.
Grazie a Giove e tutti gli dei dell’acqua piovana per averci voluto bene. A domani.
SIENA. E ribubbola alla lontana. E s’è riprovato a piovere. Ricerca affannosa di notizie meteo da tutte le parti, ma il tempo muta con rapidità e tutto può succedere. Impossibile spostare l’inizio della prova, s’andrebbe al buio. E allora si sta in campana, guardando l’orologio che non cammina e cercando di distrarsi. La camera panoramica intorno e mostra tanta gente a sedere sotto i tendoni dei bar e ristoranti. Gente sul tufo, cittini col fazzoletto di Contrada più grande di loro, per mano al babbo o al nonno. Due belle cinesine guardano il mortaletto montato, scambi di notizie con la sede sul tempo che regge fino a ora, con gli occhi al cielo e l’orecchio ai brontolii, sperando che fosse un aereo che vola alto. Si sentono canti dei popoli che entrano in Piazza, e arriva un’atmosfera di Palio.
Splende il sole! Piazza gremita, si fa pulito, rimbalzano i canti, si sventolano fazzoletti, la camera curiosa dentro l’Entrone, bandiera bianca, mortaletto, i cavalli s’avviano alla mossa, le autorità prendono posto sul palco. Tondino, il mossiere chiama Oca, Istrice, Chiocciola, Drago, Montone, Tartuca, Lupa, Civetta, Pantera e Onda di rincorsa. Cavalli in movimento, si aggiustano, si allontanano, rigirano, insomma, la solita, l’Onda tarda e poi entra. Schizza il Montone, la Pantera lo supera veloce a S. Martino, Tartuca, Oca, Lupa, e Pantera, Oca, Montone, Chiocciola, al 2° Casato Oca, Lupa esce forte e galoppa con dietro Chiocciola, Drago, Istrice, e vince sparata.
Grazie a Giove e tutti gli dei dell’acqua piovana per averci voluto bene. A domani.