di Lisca
SIENA. Alla messa del fantino l’arcivescovo ricorda la tragedia del turista francese ospite della cena della Civetta colpito da una pietra caduta da un palazzo in piazza Tolomei, fatto che sconvolge la città che si prepara alla sua festa più bella. Tante le presenze di gente intorno alla Cappella, suggestivo il momento della comunione mentre i barberi si avvicinano all’Entrone con rispetto e silenzio.
Patrizio Salerno ricorda l’evento luttuoso del turista francese e annuncia che la contrada della Giraffa non parteciperà alla prova per un problema al cavallo Guschione, poi il capitano della contrada annuncia che stasera la Giraffa non sarà presente e al canape saranno in nove. Atmosfera surreale quella che si respira stamani, turbata da questi due eventi, immancabile riferimento ai famosi quattro verdi, da sempre presagio inquietante di difficoltà e imprevisti, più di quelli usuali. Monte confermate, alle 11 la segnatura dei fantini e lo scorrere di questa giornata. Si va rapidamente al canape, i fantini scendono da cavallo e la gente si alza in piedi per il minuto di silenzio in ricordo del turista ospite sfortunato, un grande applauso chiude questo momento toccante. Entrano fra i canapi Nicchio, Bruco, Onda, Civetta, Tartuca, Drago, Oca, Selva e Montone di rincorsa. I cavalli si allineano meglio con uno spazio in più, fianca il Montone e parte l’Onda, Nicchio, Oca, Bruco, Tartuca, Drago, Civetta, scena madre del Nicchio in solitaria che si fa i tre giri in galoppo leggero mentre gli altri trotterellano in scioltezza.
Nicchio primo al bandierino. Che Dio ce l’avvezzi!