SIENA – Siamo arrivati alla carriera di questo Palio perseguitato dal tempo non proprio clemente e dall’infortunio del cavallo Iesael della Contrada della Civetta.
Tempo chiuso, temperatura da quasi golfino di lana, e minaccia delle lacrime del cielo.
Splendida prova dei Carabinieri a cavallo, omaggio dell’Arma alla città, e i primi tocchi del vocione di Sunto.
Dai microfoni di Canale 3, Patrizio Salerno e Gianni Roggini snocciolano mitragliate notizie, curiosità e aneddoti delle Contrade che entrano in Piazza nel Corteo storico. Gli alfieri della Civetta non eseguono la sbandierata classica davanti alle autorità per la mancata partecipazione alla corsa: una nota alla stampa dalle stanze della Contrada ne illustra le ragioni.
Il cavallo dell’Onda viene accompagnato all’Entrone per insofferenza ai rumori della folla e dei tamburi, e anche quello della Pantera appare nervoso.
Il corteo procede, le notizie dei due cronisti anche, e io girello dalla poltrona al corridoio, alla cucina per una bibita: sono nervoso anch’io.
E dopo 50 minuti di scaramucce fra Chioccola e Istrice, capitata in mezzo alle due rivali, manfrine varie, cambio di posto e calci e morsi, e tre mosse non valide, parte la Tartuca, Lupa, Pantera, Istrice; al 1° S.Martino Tartuca allunga, Istrice e Lupa si nerbano; al 2° S.Martino Tartuca, Lupa, Oca, Istrice, Pantera e al 3° S.Martino la Tartuca allunga ancora, dietro Lupa, Oca, Pantera, e la Tartuca vince questo Palio sofferto e strano.
Ho invocato la buonanima del Guidarini mossiere, che ai fantini diceva di entrare uno dietro l’altro fra i canapi, come una fila di salciccioli, subito la rincorsa e chi c’era c’era…
Gingillo coglie la sua seconda vittoria in isolamento entusiasmante, grande Già del Menhir. Il tempo ci ha voluto bene, la pazienza un po’ meno. E festa in Castelvecchio, che attacca lo splendido cencio di Eugenia Vanni.
Quanto sarebbe stato contento il mio amico Giorgino Civai. Ma nel cielo dei senesi è sempre festa.