di Zelia Ruscitto
SIENA. E' Bruco. Dopo una partenza che "gridava" Drago, dopo un giro che "diceva" Oca… il sorpasso, imprendibile.
Elisir di Logudoro montato da Giuseppe Zedde detto Gingillo partito dalla settima posizione ha sbaragliato Fedora Saura scossa, ha superato Elfo di Montalbo ed è arrivato al bandierino senza temere rivali.
Una corsa davvero emozionante, nata da una mossa lunghissima, estenuante, durata quasi un'ora.
E' la "maledizione" delle mosse con le quattro verdi in piazza (Oca, Bruco, Drago, Selva) o anche della presenza di tre coppie di nemiche.
Questo l'ordine di ingresso al canape: Pantera, Montone, Oca, Torre, Nicchio, Selva, Bruco, Tartuca, Aquila e Drago di rincorsa.
Tre le false partenze provocate, pare, dalla estrema vicinanza al canape del Drago.
La prima causata da una forzatura della Pantera; la seconda da una spinta della Torre; infine, la terza per un'impennata della Selva.
Due il "tutti fuori" decretati dal mossiere.
Quando le speranze di partire si fanno lontane, dopo i fischi ripetuti che si alzano dalla piazza, grida di tensione che si liberano dai palchi, il Drago è pronto.
Parte alla grande l'Oca seguita dal Bruco ma Fedora Saura ci mette poco a raggiungere la testa della corsa facendo sperare i contradaioli del Drago.
Tutto bene al primo San Martino ma al Casato uno scivolone del cavallo fa cadere Scompiglio che resta sul tufo.
Il cavallo prosegue scosso e tiene un buon ritmo ma viene superato dall'Oca.
Ancora un giro in prima posizione e i contradaioli dell'Oca cominciano ad esultare. Dietro Bruco, il cavallo scosso del Drago e la temutissima Torre.
Attimi precipitosi: poi il sorpasso dall'interno del Bruco.
L'andatura velocissima, scattante del Bruco accende l'emozione della piazza: quella gialla e verde.
Al bandierino Elisir di Lugodoro arriva senza paura, da solo. Esultanza per la contrada di Via del Comune.
E' Bruco.