SIENA. Lunedì 26 gennaio, l’amministratore delegato di Difesa S.p.a., Fausto Recchia e il Priore della Nobile Contrada del Nicchio, Marco Fattorini, hanno firmato un contratto che concede in locazione alla Contrada una porzione della Caserma Santa Chiara prospicente l’entrata dalla via omonima. L’evento ha un significato storico per la Contrada, in quanto il Nicchio ritorna in quella che fu la sua culla, vale a dire l’Abbadia Nuova, ma assume anche rilevanza generale: lo Stato conferisce a una Contrada senese il compito di conservare e valorizzare un suo bene, altrimenti non utilizzato e soggetto a degrado.
La firma del contratto è una tappa fondamentale di un percorso che nasce da lontano, nel quale il Nicchio ha tenacemente confermato la sua aspirazione a ritornare nella sua sede originale, legittimando efficacemente il suo intento col proporne un uso di alto profilo e di utilità collettiva, nel rigoroso rispetto di un luogo denso di memorie.
In questo percorso si inserisce la Festa all’Abbadia Nuova, giunta alla settima edizione, evento culturale fortemente voluto dalla Contrada ed organizzato con la collaborazione dall’Associazione Arte dei Vasai della Nobile Contrada del Nicchio ONLUS, divenuto rapidamente in pochi anni un appuntamento di rilievo per artisti e appassionati di ceramica contemporanea, la cui importanza travalica ormai la ristretta cerchia delle mura cittadine.
Il successo dell’accordo deve molto alla sensibilità ed alla disponibilità delle Forze Armate e dei Comandanti che in questi anni si sono avvicendati alla testa del 186° Reggimento Paracadutisti ‘Folgore’, col quale esistono, da sempre, legami di amicizia destinati a rafforzarsi in futuro, a testimonianza della migliore educazione contradaiola, basata sullo spirito di servizio e di attaccamento a una bandiera, propria di tutta la città di Siena.
Il ritorno delle insegne delle antiche compagnie militari dell’Abbadia Nuova, là dove oltre al nome ebbero l’eroico compito di difendere un tratto di mura cittadine e la porta di S. Viene, nel centenario dell’inizio della grande guerra offre anche l’occasione per celebrare il sacrificio di tutti i contradaioli caduti, tra cui ben venticinque tra i ventisette di tutte le guerre nicchiaioli ricordati nella lapide commemorativa.